Nell’attuale Inter ci sono gli estremi, chi arrivato per spaccare il mondo e ha perso il posto da titolare e chi ci ha messo poche settimane per diventare indispensabile, Banega e Gagliardini guardano con sentimenti contrapposti la gara con l’Empoli, specialmente l’argentino si gioca le ultime chance di lasciare il segno in nerazzurro.
Il Corriere dello Sport paragona la situazione di Ever Banega con quella di Roberto Gagliardini. Il primo arrivato a parametro zero dal Siviglia era considerato in estate un gran colpo, il secondo valutato 28 milioni doveva smentire la critica per un prezzo d’acquisto troppo alto.
Banega, viste le assenze di Perisic, Brozovic e Icardi è l’uomo con più idee, fantasia e tecnica per ispirare Eder o Palacio, un’occasione unica per dimostrare che non è un flop. La Serie A si è dimostrata più dura rispetto alla Liga, una maggior velocità di pensiero e una fisicità maggiore rispetto al campionato spagnolo ha bloccato Ever, cui le doti tecniche non sono in dubbio ma che l’adeguamento in Italia lascia ancora perplessi.
Chi invece vive di certezze è Gagliardini, personalità tale da non soffrire il salto in una big, lui che in un anno è passato dalla panchina della Serie B alle chiavi del centrocampo dell’Inter, con vista sulla Nazionale. Gagliardini inoltre riesce a elevare i compagni di reparto, con lui in campo si è visto il miglior Kondogbia, più sicuro e decisivo, mentre Banega stenta a trovare qualcuno che gli faccia compiere un salto di qualità, con il rischio che in estate, per avere una plusvalenza, le strade tra l’argentino e l’Inter siano diverse.
This post was last modified on 9 Febbraio 2017 - 11:56