Per la serie “abusiamo pure della libertà di espressione”, dopo polemiche e polemiche, grida, sfottò, difese irriverenti (e poche sensate) di Rizzoli, video e chi più ne ha più ne metta dell’infinita Juventus-Inter, ecco il coup de theatre dell’ineffabile Mario Sconcerti.
Chi? Ma sì dai che lo sapete tutti: Mario Sconcerti.
Il giornalista, scrittore, (ex) dirigente, opinionista, commentatore e forse chissà, pure poeta, sceneggiatore e commediante fiorentino.
Non più di primissimo pelo, è un classe 1948, ha dalla sua lucidità, esperienza, lungimiranza e simpatia.
La sua lunga carriera giornalistica inizia nel lontano 1972 e passando da molti giornali ed in seguito alle televisioni, si è sempre distinto per sagacia ed intuizioni. Talmente tanto che non molto tempo fa, l’Usigrai (il sindacato dei giornalisti Rai) gridava colmo di gioia: “Ancora un pensionato strapagato!”.
Nella sua più che quarantennale ascesa all’Olimpo del giornalismo italiano ed internazionale, di colpi di genio ne ha regalati parecchi. Come ad esempio quando con un’intuizione che Ausilio si sognerebbe esclamò: “Higuain è un Matri con più fisico”. Certo ci fu anche un periodo in cui passò ad occuparsi di ciclismo. Ma sul più bello, mentre le cose andavano decisamente meglio, decise di tornare al vecchio amore e ben sapendo quanto lungimirante e obiettivo fosse scrisse numerosi libri, tra i quali La differenza di Totti, da Meazza a Roberto Baggio l’evoluzione del numero 10 (fortuna che Higuain non ha il 10…) o, capendo bene l’antifona e gestendo la materia come pochi altri, buttò giù di getto Storie delle idee del calcio…
E ora per farla breve, nel mezzo di una polemica sterile quanto chiara, la direzione distratta di Rizzoli in Juventus-Inter, se ne esce con “Gli interisti ne hanno parlato, ecco perché si parla di queta cosa: c’è una sudditanza massmediologica nei loro confronti” (leggi qui).
Mario, sei ancora in tempo: torna al ciclismo!
This post was last modified on 13 Febbraio 2017 - 23:16