Inter Roma Chivu, ex di entrambe le squadre, intervistato da La Gazzetta dello Sport sulla partita del Meazza di domenica sera. Sfida dellicata in ottica Champions League soprattutto per l’Inter. Questa la prima parte dell’intervista all’ex difensore.
Inter Roma Chivu “Non era facile giocare quella partita”
Com’era giocare Inter-Roma? “Una difficoltà enorme con entrambe le maglie. Grandi campioni da una parte e altrettanto dall’altra. Per un difensore poi… Sono state partite sempre tirate, bellissime da giocare. E la rivalità tra le due squadre è aumentata proprio negli anni in cui giocavo io”.
C’è mai stato una sorta di complesso di inferiorità verso l’Inter quando era nella Capitale? “Mai, sapevamo che giocare a Milano sarebbe stata sempre una sfida durissima. Ma conoscevamo le nostre potenzialità e non avevamo paura”.
Lei ha giocato molto tempo con Spalletti in panchina… “Un grande allenatore, ha un modo di parlare alla squadra e di caricare i giocatori che è unico. E poi è attentissimo ai dettagli, pignolo. Da calciatore spesso non capivo, adesso mi è tutto più chiaro: prevenire è meglio che curare”.
Con Pioli invece non ha mai lavorato. Cosa pensa del suo lavoro? “Sta facendo qualcosa di straordinario e allo stesso credo sia consapevole che dovrà continuare questa striscia per puntare al ritorno in Champions”.
Nonostante davanti all’Inter non accennino a rallentare… “Non ci può essere frustrazione in questo momento. Adesso è il momento di lavorare, se emergerà sarà a maggio quando ripenseranno a quanto accaduto a inizio campionato”. In che senso? “L’Inter ha perso punti quando invece aveva il dovere di vincere. Eppure quando scegli un allenatore come De Boer sai che dovrai essere pronto ad affrontare le difficoltà. Allora sarebbe stato meglio valutare prima se puntare o meno su di lui”.