GdS – Handanovic (2/2): “Pioli ha cambiato l’Inter. Resto anche senza Champions”

Samir Handanovic, portierone sloveno dell’Inter, si è confessato in una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, parlando a tutto tondo della sua esperienza in nerazzurro. Di seguito la seconda parte della sue dichiarazioni.

HANDANOVIC: “PIOLI HA CAMBIATO L’INTER CON LA SUA ENERGIA”

Handanovic racconta così l’approdo di Pioli in nerazzurro: “Il mister è arrivato carico fin da subito. Si capiva che ci aveva “studiato”, conosceva bene ogni peculiarità di tutti noi giocatori. Siamo entrati subito in sintonia, ci ha fatto capire subito dove pensava stessimo sbagliando e cosa voleva da noi, di cosa c’era bisogno secondo lui per migliorare. Di colpo abbiamo iniziato a ragionare come un solo uomo, come se avessimo una sola testa, a pensare da squadra. Il risultato si è visto non solo nei risultati, ma anche e soprattutto lungo la settimana, in allenamento. Lavoriamo meglio e di più. Ci ha trasmesso tutta la sua voglia, la sua energia: la sua positività ha fatto la differenza, la consapevolezza di giocarci tutti una grande occasione, lui in primis. Sa di avere una grande squadra, ma è convnito che ancora non abbia rivelato il suo massimo potenziale. Sicuramente se fosse arrivato prima avremmo qualche punto in più”.

MI SENTO ITALIANO, INTER SOGNO DI OGNI GIOCATORE

Mentre sulla serie A e l’Italia, ormai diventate la sua casa, dice: “Si, sono arrivato molto giovane qui in Italia. Tuttavia ero già bello “quadrato” fin da ragazzo, ma qui sono diventato un uomo e sono cresciuto moltissimo come portiere. Ormai è casa mia, prima di parlare penso in italiano, credo che sia un buon indice di quanto ormai sia entrato nella mentalità del belpaese. La mia più grande delusione in nerazzurro? Mi faceva male la sensazione che a priori non saremmo riusciti a vincere nulla. Ci sono stati stravolgimenti epocali dal punto di vista societario, cambiare giocatori e allenatori è servito a poco. Vedevo i tifosi delusi per un quarto o quinto posto e a me faceva male, ma più di così non si poteva fare, gli altri erano più forti. La gioia più grande? Deve ancora arrivare, ma arriverà”.

Ecco la risposta ad eventuali pentimenti per il suo approdo a Milano: “Assolutamente no. Non mi sono mai pentito della mia scelta di venire all’Inter. Una chiamata in nerazzurro è il sogno di ogni calciatore. Quando ero a Udine guardavo questa meravigliosa squadra vincere la Champions e fare il triplete. Allora era impossibile prevedere gli stravolgimenti successivi. Tuttavia l’Inter era e rimane uno dei primi 5-6 club più prestigiosi al mondo e ora la musica sta per cambiare: siamo all’inizio di qualcosa di importante”.

RESTO ALL’INTER E GIOCO FINO A 40 ANNI. DONNARUMMA TALENTO STRAORDINARIO

Sul suo futuro e sui suoi colleghi: “Ovviamente resterei anche senza il raggiungimento della Champions League. Inoltre non è ancora detto che non ci arriveremo fin da ora. A chi mi sono ispirato? A Peter Schmeichel, un grandissimo. Non mi va di fare classifiche sui migliori nel mio ruolo, non hanno senso. Non esiste il migliore in assoluto a certi livelli, esistono solo grandissimi portieri con caratteristiche differenti. Tuttavia personalmente mi piacciono molto Courtois e Lloris. Buffon? Portiere eccezionale, lo stimo moltissimo. Donnarumma è il futuro del nostro ruolo. Non amo dare consigli, ma se fosse necessario gli direi di restare in Italia ancora qualche anno per completarsi a livello tecnico e mentale. Donnarumma è giovanissimo e con un talento enorme, perciò avrà un sacco di tempo per girare il mondo e far vedere a tutti quanto è forte”.

Sempre riguardo al futuro, prosegue: “Senza dubbio nei prossimi dieci anni credo che il mio erede sarà Meret. Oltre ai mezzi tecnici e fisici è un professionista serio, un ragazzo con la testa sulle spalle. Ha fatto un’ottima scelta andando a giocare una stagione in serie b. Personalmente spero di giocare fino a 40 anni, per poi rimanere sempre nel calcio, con compiti di campo, non dirigenziali”.

La prima parte dell’intervista ad Handanovic

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