Ed è arrivata finalmente la sfida tanto attesa, la gara che può decidere una stagione o quasi, Inter Roma tra sogni di gloria e rischi di fallimento. Chi vince vola, chi perde si ridimensiona e non poco.
Pioli cambia e ricambia e a suon di farlo regala i primi 45′ minuti alla Roma. I giallorossi com’è noto non sono niente di che e con la garanzia di De Rossi che regala errori ed orrori l’Inter sulle gambe, spaventata e contratta non ne approfitta, anzi. 3-4-2-1 modulo mai visto e conosciuto e infatti Joao Mario non sa dove stare, Gagliardini e Kondo intimoriti, Perisic e Candreva disorientati, Brozovic con la labirintite e il povero capitan Icardi in preda ad isolamento e crisi di nervi. Un tempo regalato, eurogol di Nainggolan e thè caldo sotto di una rete. Secondo tempo e va in scena la stessa solfa vista nella prima frazione. La (poca) Roma vola, l’Inter (nulla) sprofonda.
INTER ROMA, LE PAGELLE
Handanovic 6: Chiamato a compiere un mezzo miracolo, lo fa come al solito, il resto è noia e palle in rete. Desolato e incolpevole. DESOBATMAN
Murillo 5,5: Soliti lisci e soliti brividi, ma prova a tenere compatta la difesa ed in larga parte ci riesce. Poi se arriva un indemoniato che corre tutto oso a 100 all’ora e scarica bordate all’incrocio non gli si può proprio attribuire nessuna colpa. LISCIOMAN
Medel 5,5: E’ l’esatta metà di Edin Dzeko, ma la grinta da pitbull ed il senso della posizione gli permettono di annullare per lunghi tratti il numero 9 giallorosso. La sua posizione è lì a proteggere Batman e se non fosse solo o quasi ci riuscirebbe pure. Ma poi nel momento che conta la differenza tra lui ed un grande giocatore si palesa e Tagliavento lo grazia. GRAZIATO
D’Ambrosio 6: Quando sei lì pronto ad attribuirgli tutte le colpe del mondo, lui ti sfodera una prestazione positiva quando tutti gli altri praticamente non scendono in campo. I limiti ci sono e sono evidenti, ma la voglia e la grinta glieli fanno spostare un po’ più in là. VOGLIOSO
Candreva 5: Sicuramente non è un male fare tanti cross, è che ogni tanto andrebbero messi con un filo di lucidità, che Antonio sembra proprio non conoscere. Testa bassa e uno contro uno a ripetizione (quasi tutti falliti), sguardo a terra e cross (quasi tutti persi). E LA LUCIDITA’? MUTA!
Gagliardini 5,5: Onestamente meriterebbe meno, ma il ragazzo non è uno qualunque ed è giusto non dargli troppo addosso. Cresce un po’ alla distanza, ma è nulla paragonato a ciò che fatto vedere ai tifosi nerazzurri nelle precedenti partite. Non sembra lo stesso, non sembra lui, gli tremano le gambe ed i suoi compagni sono inesistenti. PERSO
Kondogbia 5: Mamma mia quanto è bruttona vedere. Il gigante si muove dinoccolato, buttando le lunghe leve di qua e di là, spesso senza capirci nulla e ogni tanto toccando anche la palla. In compenso è l’unico che prova a bloccare il centrocampo giallorosso. SCOORDINATION
Perisic 4,5: Al quinto minuto si fa tutta la fascia, recupera palla e allestisce un numero da circo per ridar palla ad Handanovic. Capisci che è la sua serata, che la fascia è sua…ah ma non gioca sulla fascia e quando lo fa meglio soprassedere. SCOMPARSO
Brozovic 4: E’ difficile veder un giocatore giocar peggio di così. Assolutamente nullo, irritante e inutile. FASTIDIOSO
Joao Mario 4,5: Nei primi 45′ non trova la sua zolla, vaga per il campo perdendo palloni, senza sapere dove andare. Ma nella ripresa la situazione cambia ed oltre a vagare senza meta, si intestardisce con il pallone fra i piedi e sbaglia passaggi di un metro. Prova incolore, prima di sapere cosa avrebbe fatto Banega. NOIOSO
Icardi 6: Il capitano solo e scortato da tre energumeni con la maglia giallorossa che non lo fanno muovere, lotta, scompare, riappare, segna ed è l’unico a crederci. SOLITUDINE
Eder n.c.: Doveva aiutare il capitano nerazzurro e toglierlo dal suo isolamento, al triplice fischio Maurito lo accarezza e gli sussurra “Non ti ho visto, ma grazie per il pensiero”. Il suo ingresso in campo non cambia di una virgola la situazione, anzi se possibile la aggrava. AGGRAVANTE
Gabriel Barbosa n.c.: Forse sta ancora festeggiando il gol sulla linea, ma in campo (escluso un assist improbabile) non l’abbiamo visto. FANTASMA
Banega n.c.: Su di lui neanche ci esprimiamo. E’ necessario almeno riguardare la partita al rallentatore. MOVIOLA
Pioli 4: Eccoci alla partita più importante della stagione e della sua panchina: FALLITA! Si potrebbe disquisire un’ora sui moduli inventati, sulle posizioni sbagliate e sui giocatori che spariscono quando vengono chiamati ad una prestazione maiuscola, in realtà è inutile. La squadra palesa limiti, pochezza e confusione. LIMITLESS (quasi)
E adesso?