Medel difensore è stato il primo effettivo cambio di Pioli. Con il Milan all’esordio subito al fianco di Miranda. Poi l’infortunio ma ora il ritorno in campo. Il tecnico non rinunce mai a lui.
Stefano Pioli ha esordito sulla panchina dell’Inter a novembre nel derby con il Milan. In quella stracittadina, pareggiata 2 a 2, il primo cambio, quello che subito risaltava all’occhio, era il cambio di formazione. Gary Medel dopo 3 anni a combattere in mezzo al campo, lasciava il posto di mediano, Non per la panchina, ma spostato qualche metro più indietro, sulla linea dei difensori. Al fianco di Miranda, con Murillo in panca. Giocò solo mezz’ora prima di infortunarsi ma bastarono quei 30 minuti per convincere tutti che lì dietro era assolutamente encomiabile.
Un mese e mezzo circa ad aspettarlo e poi il ritorno in campo. Ancora in difesa, ancora titolare. Pioli ha addirittura cambiato modulo per alcune partite, rinunciando ad un terzino per aggiungere Murillo nella difesa a tre. Il rendimento dell’ex Siviglia e Cardiff in difesa non solo non ne ha risentito, ma è addirittura salito di livello. In mezzo al campo avere un giocatore che corre per tre ha sicuramente una certa valenza, anche se non ha la qualità di palleggio dei migliori registi. Con Gagliardini, Kondogbia, Joao Mario, Brozovic, Banega, l’Inter è coperta nel ruolo di centrocampista e se la squadra gira può anche fare a meno di un mediano come il pitbull. Ma in difesa il giocatore sembra essere perfettamente a suo agio. Nonostante il fisico non imponente, combatte alla pari con tutti gli avversari. Ha piedi educati per la media dei centrali di difesa ed è rapido quando c’è da rincorrere avversari veloci. Ieri altra prestazione maiuscola contro il Cagliari a dimostrazione della continuità che può vere anche nella linea difensiva. Pioli ha un nuovo difensore centrale e non può farne a meno.
This post was last modified on 6 Marzo 2017 - 10:55