A poco più di 48 ore dalla sfida contro l’Atalanta, Stefano Pioli ha risolto un dubbio di formazione per domenica. Nel match contro gli uomini di Gasperini, infatti, si rivedrà non solo la difesa a 3, ma Ever Banega titolare. In Inter Atalanta Banega potrà giocare alla sua maniera: sfornando assist ai compagni, libero da compiti difensivi.
Come rivela la Gazzetta dello Sport, infatti, per tornare nelle Coppe l’Inter punterà sull’uomo che col Siviglia ha fatto dell’Europa League il giardino di casa. Banega, due trofei di fila e miglior giocatore della prima delle due finali, ha esperienza, carisma e piede buono. Tre ottimi ingredienti, che torneranno utilissimi a Stefano Pioli. Queste caratteristiche saranno essenziali per le undici finali che attendono i nerazzurri da qui al 28 maggio.
Nella prima parte di stagione il Tanguito ha deluso le aspettative che lo avevano accompagnato al suo arrivo a Milano. Il suo ritmo non si sposa con quello del campionato, soprattutto se si gioca nell’Inter, che faticava a trovarsi dopo un’estate tribolata. Banega non è mai stato un fulmine di guerra, ma era stato bravo Emery a trovare il meccanismo giusto. Tutti corrono, Ever fa correre il pallone. Mai le sue caratteristiche sono state messe in dubbio. Qualche problema lo avrebbe potuto creare dal punto di vista comportamentale: spesso nervoso e distratto. Famoso l’episodio in cui l’argentino si ruppe un piede mentre faceva benzina alla Ferrari, dimenticando di mettere il freno a mano. De Boer lo ha provato come regista e come mezzala. Il meglio, però, Banega lo mostra tra trequartista, agendo tra le linee e abbassandosi contemporaneamente. Grande visione di gioco, passaggio nel breve e assist per mandare in porta il compagno.
“L’assist è il mio pane”. Queste le parole di Banega dopo il regalo a Perisic in Cagliari-Inter. Una strofinata di lampada, e per di più con il piede non suo, dopo mezz’ora di difficoltà. La fotografia di Banega è questa: non continuo, ma in grado di accendere la partita con un singolo episodio. Come la punizione del raddoppio al Sant’Elia, terzo gol dopo quelli con Roma e Lazio. Una prestazione che, in vista dell’Atalanta, lo porta in pole nell’eterno ballottaggio con Joao Mario. Pioli lo ha sottolineato: è importante trovare l’equilibrio di squadra, e i due hanno caratteristiche offensive. Non a caso, i due non giocano mai insieme, ma danno spesso luogo ad una staffetta. Il portoghese ha più gamba dell’argentino, ma meno inventiva. Banega, infatti, ha tratto beneficio dalla diga difensiva creata dalle “due torri”. Gagliardini e Kondogbia, con i loro quasi 190 centimetri a testa, permettono all’ex Siviglia di dedicarsi alla costruzione. Domenica toccherà ancora a lui, con Joao favorito se Pioli dovesse preferire Brozovic per affiancare l’ex Atalanta in mezzo.
I dati opta relativi a distribuzione e fase offensiva confermano le qualità di Banega. L’argentino crea il doppio delle occasioni e sforna il doppio degli assist di qualsiasi altro centrocampista. 0,19 contro 0,08 e 2,29 contro 0,97. Lo stesso vale per i tiri nello specchio (0,62 contro 0,35), quelli respinti (0,57 contro 0,28) e da fuori (1,29 contro 0,59). L’obiettivo dell’argentino è chiudere la stagione alla grande. Arrivato a parametro zero, è stato comunque un affarone. A giugno, poi, si capirà se sarà lui il sacrificato sull’altare del Fair Play Finanziario. In ogni caso, ci sarà una plusvalenza, probabilmente di grande entità.
This post was last modified on 10 Marzo 2017 - 12:36