A San Siro si presenta la squadra più in forma del momento, l’allenatore dell’anno, i giovani e i giocatori più forti e più promettenti in circolazione, ma l’Inter ha altro per la testa e prepara il regalo per il Gasp, l’Atalanta affonda e va in scena il Pioli show. Per dire la verità l’Atalanta era partita bene, andando anche vicina al gol con Gomez, ma l’Inter cresce piano piano e dal minuto 17 abbatte uno tsunami nerazzurro sui bergamaschi che quasi non toccano più palla. Tolto il gol della bandiera che è una dormita lecita e concessa degli uomini di mister Pioli. Finisce con 7 reti a 1, i 60000 mila di San Siro con le mani spellate e sogni ingigantiti
INTER SHOW ATALANTA, LE PAGELLE: CAPITANO MIO CAPITANO, FANTASIA E COLOSSI
Handanovic 6,5: Incolpevole sul gol, non fa nulla per tutta la partita. Non è vero mette: un piede nel primo tempo e compie un volo spettacolare su tiro del Papu Gomez. BATMAN
D’Ambrosio 7: Il ragazzo non è un fenomeno ma ha un cuore che inizia a commuovere. C’è sempre, arriva ovunque, mette anima, polmoni e grinta. In più migliora forma fisica e tecnica di partita in partita. Sembra che anche Ventura apprezzi…NAZIONALE
Medel 7,5: La domanda sorge spontanea: come si faceva prima a non farlo giocare centrale difensivo? Misteri della fede manciniana che lui fuga con grinta, piglio e intelligenza tattica. MONUMENTALE
Miranda 7,5: Il Sindaco what else? La difesa è roba sua e lui impone la sua legge. Non passa nessuno se non quando lo dice (addormentandosi) lui. Come un supereroe controlla e salva tutto e tutti. DREED (la legge sono io)
Ansaldi 7: Mi trema ancora la mano per aver digitato quel numero, ma oggi non ne sbaglia una. Aiuta la manovra offensiva, puntuale in zona difensiva, recupera e si propone. Chapeu. Qual è il vero Ansaldi? BIPOLARE
Gagliardini 7,5: Dando conferma della sua sopravvalutazione annulla la sua ex squadra, realizza il primo gol a San Siro con un magistrale tiro all’incrocio dei pali e domina il centrocampo. SOPRAVVALUTATO
Kondogbia 7,5: E’ lui o non è lui? Ditemi la verità oggi neanche sembra così scordinato. Piomba su ogni pallone, recuperare anche i falli laterali, alza la testa e smista palloni. A tratti lo abbiamo confuso con Roberto Bolle. BALLERINA
Candreva 7: Dopo tante critiche per la poca efficacia sotto porta e al cross, decide di arare la sua fascia e sfornare meno cross del solito e più assist. Da leccarsi i baffi, altro che critiche. IL CROSS SONO IO
Banega 9: Ever fa calcio, giusto perché non ha il tempo di spiegarlo alla lavagna, ma basta guardarlo per imparare la sua essenza. Tocchi? Pochi, fantastici, letali. 3 gol, 2 assist. Aggiungere qualcosa è difficile. E’ un anarchico: lasciate che si esprima. Standing ovation di Steven Zhang e degli altri 60000. MAESTRO
Perisic 7,5: Il pendolino come al solito ad intermittenza, ma che luce quando si illumina! Una spina nel fianco della difesa di Gasperini e quando serve lo trovi anche in difesa. Esce fra gli applausi del Meazza. ILLUMINATO
Icardi 9 +: Avete letto bene: 9+. Nonostante gli manchino due assist per arrivare al bottino di Banega, lui è l’ira di dio. Capitano in tutto e per tutto. Per quelli che “non segna gol decisivi” apre le danze, per gli amanti del calcio sfodera un cucchiaio, per “ma non è veloce” fulmina tutti di testa e corre, corre, corre, lotta e si batte per la squadra. Standing ovation per lui. EXTRATERRESTRE
Joao Mario 6,5.: Entra per far rifiatare un po’ Banega e soprattutto per lasciargli ascoltare la Standing ovation di San Siro. Fa il suo nel contesto idilliaco in cui entra.
Palacio s.v.: Da il cambio al capitano e gli lascia prendersi la sua meritata dose di cori e applausi. In campo con la solita intelligenza e diligenza.
Eder s.v.: Giusto far entrare tutti i protagonisti della rinascita Inter targata Pioli. Fa prendere gli applausi a Perisic e per oggi basta così.
Pioli 8,5: Era una sfida diretta e a chi gli rimprovera di perderle tutte risponde come solo un interista pazzo potrebbe fare: 7-1 e tanti saluti Gasperini. Finalmente si focalizza sul 4-2-3-1 ed i suoi uomini rispondono presente. Non era facile, ma lui ci sta riuscendo e quel che più fa ben sperare è che la squadra si diverte! Fin qui ottimo lavoro e ancora 10 partite per sperare. SIMEONE CHI?