Nella lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, parla anche del passato in nerazzurro Karl-Heinz Rummenigge Inter nel cuore del tedesco, nonostante abbia vestito la casacca nerazzurra solo per tre stagioni.
RUMMENIGGE INTER: “PECCATO NON AVER VINTO NULLA”
Queste le parole del tedesco sui nerazzurri. “Ricordo molto bene quei tre anni, perché mi hanno dato molto. Purtroppo le cose in campo non sono andate bene. Avrei voluto vincere un campionato, uno scudetto, perché mancava a Milano da anni. E’ stata comunque un’esperienza che mi ha aiutato molto. Ancora adesso è viva in me. Ho ancora un contatto stretto con l’Italia. Mi piace il modo di vivere, di interpretare la vita, la cucina, la gente. Mi è piaciuto tutto, poi ho anche imparato molto. Mi sono trovato bene con tutti e tre i miei allenatori. Trapattoni era quello più preparato, con più successo nel calcio, e alla fine conta quello. Castagner era molto umano, dolce e simpatico, poi è accaduto quello che è accaduto ed è stato licenziato dopo un anno e mezzo.
Ogni tanto sento ancora i miei compagni. Qualche settimana fa ho visto Liam Brady, eravamo i due stranieri in squadra. Allora ne erano concessi solo due per ogni club, ed eravamo noi due. Liam l’ho visto quando abbiamo giocato con l’Arsenal in Champions League. Ogni tanto sento anche Spillo, che ora abita in Qatar, con tutti è rimasto qualcosa. Anche con Zenga, che ogni tanto vedo a Milano. Erano proprio anni belli e divertenti, che mi hanno aiutato a capire molto di più il calcio e anche la vita.”