Esattamente un girone fa andava in scena l’ultima di Frank De Boer sulla panchina dell’Inter, infatti al seguito della sconfitta in casa della Samp per 1 a 0 i dirigenti nerazzurri decisero di allontanare il tecnico olandese e chiamare a guidare la squadra, dopo il tanto famigerato casting, Stefano Pioli.
PIOLI IL POTENZIATORE
Dopo il breve interregno dell’allenatore della Primavera Stefano Vecchi ad Appiano Gentile è arrivato il tecnico ex Lazio e Bologna, che fin dalla prima conferenza stampa ha rifiutato l’etichetta di “normalizzatore” preferendo definirsi un “potenziatore” e alla luce dei dati fin qui raccolti (12 vittorie, due pareggi e tre ko) non gli si può che dare ragione. Purtroppo l’ottimo ruolino di marcia della Pioli’s Band non ha fruttato il tanto agognato terzo posto ma l’ottimo lavoro del mister ha permesso la rivalutazione di giocatori apparentemente ai margini del progetto tecnico come Kondogbia, Brozovic e Murillo tornati ad essere uomini mercato anche di un certo peso.
IL FUTURO APPARE ROSEO
Più in generale a beneficiare della cura Pioli è l’intero ambiente interista. Infatti la base dei giocatori appare molto più solida, la proprietà cinese più vicina e ancor più ricca e ambiziosa. Tutto questo non può che essere un ottimo trampolino di lancio per la prossima stagione, nella quale per bocca della stessa dirigenza si punterà allo scudetto e rompere l’egemonia bianconera in Italia, in definitiva in un solo girone è cambiato tutto nell’universo interista.
INTER-SAMP LA PARTITA DI MAURITO