Quando meno te lo aspetti e con chi meno te lo aspetti l’Inter incappa in sconfitte da squadra psichiatrica quale è.
Quella di Crotone, per quanto riguarda il nuovo millennio, è solo l’ultima di una serie di figure indecenti che hanno regalato i nerazzurri animando contestazioni da parte dei tifosi ed addetti ai lavori.
Chi pensa che la doppietta di Falcinelli che ha annullato bomber D’Ambrosio e compagnia bella abbia creato uno tsunami in casa Inter ha la memoria troppo corta. In questa speciale classifica entra di diritto il mitico Marcello Lippi che arrivato praticamente da Ultras bianconero non si è mai smentito e pur essendo stato esonerato in fretta fu comunque tardi. Alla guida dei nerazzurri regalò due perle: la sconfitta contro l’Helsingborg, fino ad allora sconosciuta città svedese, nei preliminari di Champions (1-0 all’andata e 0-0 il ritorno) e l’improbabile resa contro gli indomabili uomini di Possanzini, Marazzina e soci nel campo della Reggina che fortunatamente gli costò il posto.
Marco Tardelli potrebbe essere da meno? Neanche per idea, mentre oggi dispensa consigli utili per tutte le occasioni, quando sedeva sulla bollente panchina le cose erano un po’ diverse e dopo essere entrato nella storia perdendo un derby 6-0, volle arrendersi ai feroci combattenti del Deportivo Alaves in cui militava il figlio del fenomeno Johan Cruyff. Gasperini, idolo della Gradinata genoana ed oggi visir dei giovani fenomeni dell’Atalanta, non è certo tipo da farsi passare la mosca sotto al naso, infatti anche per lui due perle da incorniciare (oltre ad altri scempi): Inter-Trabzonspor 0-1 e sconfitta contro la neopromossa Novara con un Rigoni scatenato che gli fa saltare il posto anche se non lo stipendio.
“E’ lui o non è lui, certo che è lui…” direbbero in una nota trasmissione televisiva: Mazzarri. Vengono i brividi a ripensarci, ma come si può dimenticare di conferirgli l’onore delle armi per aver rianimato un Parma in crisi societaria e mistica perdendo per ben 2-0 al Tardini con la doppietta di De Ceglie? Impossibile. Infatti lo specialista in rianimazioni altrui bisogna nuovamente ricordarlo per un Inter-Cagliari 1-4 con la squadra di Zeman fino ad allora in coma farmacologico, che lo fece allontanare dalla panchina nerazzurra dopo il periodo più buio, freddo e distaccato che l’amore per la Beneamata ricordi.
This post was last modified on 10 Aprile 2017 - 19:09