Focus Milan, in vista del derby, il primo targato interamente cinese. La stracittadina milanese infatti, con l’insolito orario delle 12.30, dà l’inizio ad una nuova era del calcio italiano. Andiamo intanto ad analizzare il Milan di quest’anno, ben oltre le aspettative iniziali.
Quale sia l’elemento decisivo che ha portato il Milan così in alto in classifica non si sa. I rossoneri hanno cominciato la stagione con tutti gli sfavori del pronostico. Un mercato praticamente nullo, che dopo Lapadula a gennaio, ha portato solo Mati Fernandez e Pasalic. Un pupillo di Montella e uno sconosciuto. Solo a gennaio gli arrivi di Ocampos e soprattutto Deulofeu, dopo il ko di Bonaventura. Ma le pessime aspettative sono state stravolte da un inizio di stagione sopra le righe e tutto sommato un campionato di ottimo livello. Qualche merito sicuramente va dato a Vincenzo Montella, capace di creare un gruppo pieno di giovani e di gestirli al meglio.
Donnarumma ormai non fa più notizia. Ma i vari De Sciglio (nella stagione migliore della carriera), Calabria, Locatelli, lo stesso Pasalic e Suso. Tutti giocatori alla prima stagione importante. Innegabile quindi il merito dell’allenatore ex Fiorentina. La classifica, con 57 punti, vede il Milan sesto, a 4 punti dal quarto posto, con l’Atalanta di mezzo. La settimana scorsa sono stati superati i cugini dell’Inter ma non basta, Nessuna squadra vorrebbe andare a giocarsi i preliminari di Europa League a fine luglio ed il sesto posto al momento non accontenta neanche i rossoneri.
Dopo qualche settimana di stop per un leggero infortunio, la settimana scorsa con il Palermo è tornato Suso. Jesús Joaquín Fernández Sáez de la Torre il nome completo del giocatore sicuramente più importante nel Milan, forse in compagnia di Gigio Donnarumma. Lo spagnolo, dopo gli anni difficili al Liverpool, che non ha creduto in lui, è arrivato a Milano. Sei mesi a Genoa in prestito lo scorso anno, ed è tornato al Milan per prendersi un posto importante. Ci è riuscito a colpi di gol e assist. Ala d’attacco moderna, mancino a destra, ama rientrare per calciare a giro. Un tiro che è un marchio di fabbrica, e che Handanovic conosce bene dopo che all’andata realizzò una doppietta. L’1 a 0 fu un sinistro perfetto, imparabile per lo sloveno. Sette gol e cinque assist, più una costante forma di pericolo per le difese avversarie. Un giocatore da tenere che merita parecchia attenzione dalle difese avversare.
La difesa del Milan di Montella, sulla carta, non sembra proprio un muro invalicabile. Abate prima e Calabria ora hanno però giocato una buona stagione. In mezzo Romagnoli bene anche se dal processo di crescita ci si aspettava qualcosa in più. Paletta invece è stato una piacevole sorpresa, per rendimento e leadership del reparto arretrato. De Sciglio, come già detto qualche rigo fa, ha finalmente giocato una stagione degna di nota. Ma tutti questi, hanno le spalle coperte da quel fenomeno che è Gianluigi Donnarumma. In mezzo il Milan è più un rebus. Prima c’era Bonaventura, reinventato da Montella mezzala con ottimi risultati. dopo il ko, Pasalic ha conquistato definitivamente la maglia da titolare.
Al suo fianco in cabina di regia si sono alternati Sosa, Mati Fernandez e Locatelli. Tutti autori di un campionato tra alti e bassi. A destra Kucka garantisce dinamismo e muscoli. Qualche partita anche per Bertolacci, poco però per giustificare i 20 milioni spesi lo scorso anno. In avanti prima c’era Niang, che dopo un inizio eccezionale è calato drasticamente fino ad essere ceduto a gennaio. Al suo posto Deulofeu, ala rapidissima e dalla buona tecnica. Completano il reparto Suso e Bacca, che dopo qualche alternanza con Lapadula, ha conquistato di nuovo la maglia da titolare.
La probabile formazione:
MILAN (4-3-3) . Donnarumma; Calabria, Paletta, Romagnoli, De Sciglio. Kucka, Mati Fernandez, Sosa; Deulofeu, Bacca, Suso. All. Montella.
This post was last modified on 15 Aprile 2017 - 10:10