A poche ore dal derby della Madonnina la Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, presenta una bella intervista ad un grande ex nerazzurro, Sandro Mazzola.
GRANDI DUELLI CON RIVERA
Sandro Mazzola e Gianni Rivera. Due fuoriclasse, uno che gioca con l’Inter, l’altro col Milan. Un duello che si perpreta negli anni, una rivalità sportiva, che aggiunge ad ogni derby un capitolo della sua storia. Come quella volta che Mazzola, involatosi sulla fascia, si vede atterrato non dal solito difensore avversario, ma proprio da Rivera, uno che non era abituato a difendere: “Ero lanciato, in vantaggio… mi raggiunse con una bella pedata. Il mio cervello prima del dolore per la botta registrò la meraviglia: Gianni che fa un’entrataccia!? Se ne scusò subito.”
QUASI PALLONE D’ORO
La rivalità tra Mazzola e Rivera non si ferma al derby. Rivera vince, per la prima volta per un giocatore italiano, il pallone d’oro, premio che lo riconosce come miglior giocatore europeo. Mazzola, almeno per quell’anno, è superato. Il centravanti nerazzurro però, avrebbe la possibilità di rifarsi due anni dopo. Infatti, è uno dei candidati alla vittoria finale proprio per il pallone d’oro. “Non sono geloso, Rivera ha strameritato quel premio. Piuttosto ho stramaledetto dua anni dopo, quel giudice italiano, un cronista della “Gazzetta” mi dissero, che assegnò a Cruijff il voto in più che lo fece prevalere su Mazzola. Pensavo di meritare io il premio”.
Il DERBY PIU’ BELLO
Il derby rappresenta un ricordo dolcissimo per Mazzola. “Il più bello fu il primo. Avevo vent’anni e mi capitò di fare gol dopo 13 secondi. Record ancora imbattuto. Herrera mi aveva detto che sarei stato marcato da Trapattoni, ma Giovanni tentò di arginarmi quando ero già in area, riusci a tirare e a segnare al grande ex di giornata, il portiere Giorgio Ghezzi”.
Quel derby terminato 1-1, viene ricordato anche per un dubbio rigore asseganto all’Inter. “Trapattoni mi mette giù allimite dell’area. Dentro o fuori? i milanisti giuravano fuori. Io caddi in area. L’arbitro Lo Bello non sapeva cosa fare, i miei compagni seppero trovare le aprole giuste per convincerlo ad assegnare quel rigore. Ecco perchè si dice che quel rigore non è ma stato fischiato”. Quel rigore verrà calciato sul palo da Suarez.
ALL’INTER DA DIRIGENTE
Un giocatore tanto importante per la storia dell’Inter, non poteva che continuare a far parte della famiglia nerazzurra. Mazzola sarà dirigente dell’Inter di Massimo Moratti fino al 1999, poco prima che l’Inter risucisse a replicare i successi ottenuti quando lui era in campo. “Ho sofferto tantissimo quell’addio, un dolore atroce. Ma non ho voluto ma parlarne con Massimo, probabilmente fu costretto a comportarsi cosi e in ogni caso non gli potrei mai portare rancore”.
MAZZOLA SULL’INTER ATTUALE
“A Crotone abbiamo toccato il fondo? Ottimo auspicio: passano i giocatori, i tecnici, i dirigenti. Ma nel nostro , come se provenisse dalla maglietta, resta questo strano destino: quando siamo a terra riusciamo a dare il massimo, specialmente nel derby; quando siamo al massimo spesso diamo il minimo”.