L’Inter di questa stagione ha vissuto di alti e bassi, assestandosi, come ormai consuetudine negli ultimi anni, in una annata di mediocrità. Chi è stato pero a sorprendere di più in questa Inter?
La sorpresa più grande senza dubbio non è stata un giocatore singolo, ma il fallimento totale della stagione. Il naufragio totale di una squadra che sembrava lanciata al galoppo. Le cause di questo crollo sono molteplici, soprattutto da ricercare nelle varie “grane” di inizio anno. La fuga improvvisa di Mancini, il povero e spaesato de Boer piazzato in una realtà sconosciuta e forse troppo grande. Il difficile ambientamento dei nuovi acquisti ed il conseguente terzo avvicendamento in panchina che ha portato all’arrivo di Pioli. In un’aula di tribunale le attenuanti per i nerazzurri probabilmente sarebbero molte, ogni obiezione accolta. Tuttavia il calcio è uno sport crudele e ancor di più lo sono stampa e tifosi.
Le premesse ad inizio anno erano ben diverse, con la grande campagna acquisti praticata da Suning. Alcuni, esagerando, vedevano già i nerazzurri come possibile anti-Juve, o perlomeno come candidata sicura ad un posto Champions. L’Inter ancora è una volta riuscita a sorprendere tutti ed andare contro pronostico, dimostrando la propria immaturità. I nerazzurri non solo non sono riusciti a cogliere la Champions, ma rischiano seriamente di mancare anche l’Europa League. La prima sorpresa, sempre che così si possa chiamare visto ciò a cui l’Inter ci ha abituato nelle ultime stagioni è proprio questa: il totale fallimento di una stagione che veniva dipinta come quella del riscatto. Nonostante ciò i colori nerazzurri si amano lo stesso, a prescindere dal successo o meno della stagione. L’amore si sa, spesso fa più male che bene, e i tifosi dell’Inter sono i più temprati in materia.
La sorpresa positiva fortunatamente ha un nome ed un cognome: Roberto Gagliardini. Il Golden Boy arrivato da Bergamo con furore, ha subito conquistato tutti con la sua semplicità e con il suo talento. Il numero 5 nerazzurro è arrivato in punta di piedi, con tutti gli addetti ai lavori che pensavano ad un inserimento graduale in rosa, data la scarsa esperienza.
Il Gaglia però ha dimostrato di avere caratteristiche nel DNA per cui l’esperienza serve relativamente. In un paio di allenamenti si è calato perfettamente nella parte di leader silenzioso e redditizio. Da giocatore giudicato “sopravvalutato”, è passato ad essere un pilastro inamovibile del centrocampo nerazzurro, la pietra angolare su cui costruire il futuro. La convocazione in nazionale è stata solo la naturale conseguenza, il premio meritato per quello che è senza ombra di dubbio uno dei migliori prospetti del calcio italiano.
Gagliardini ha cambiato volto ad una squadra in poche settimane, regalando equilibrio e costanza. Forse non è il campione che merita l’Inter, data l’attuale situazione, ma sicuramente è quello di cui ha bisogno per risollevarsi. L’eroe di cui la Milano nerazzurra necessita.
Roberto è già il beniamino della folla, una delle poche e solide certezze del presente nerazzurro. Gaglia è la sorpresa positiva di questa stagione e non solo: è la sicurezza per il futuro. La possibilità concreta di avere un futuro.
This post was last modified on 16 Aprile 2017 - 10:51