Il piano di Suning per la prossima stagione prevede l’inserimento in rosa di giovani italiani. L’idea. come rivelato da Tuttosport è rilanciare il made in Italy in nerazzurro con alcuni innesti. Su tutti, spiccano i nomi di Berardi e Acerbi, che farebbero nascere l’Ital Inter.
Italians do it better. Ne è convinto anche Suning che, tra gli ordini consegnati ad Ausilio durante il suo viaggio a Nanchino, c’è quello di inserire più giocatori italiani all’Inter. L’acquisto di Gagliardini va in questa direzione. Quando Pioli accompagnò il ds, vicino al rinnovo, i dirigenti autorizzarono questa operazione. Visto il rendimento nei primi mesi a San Siro, il suo acquisto è diventato un modello di riferimento agli occhi di Zhang Jindong. La strada è tracciata, spetta ad Ausilio percorrerla. C’è un vantaggio: molti club vogliono aprire un canale preferenziale con Suning, come fatto dall’Atalanta di Percassi. I radar sono sull’Emilia, precisamente nel mirino ci sono Berardi e Acerbi, che nell’ultima stagione ha confermato di essere un centrale di sicuro affidamento. Un’estate fa, Ausilio si è scontrato con il doppio no di Squinzi che voleva onorare al meglio l’Europa League. Il sacrificato è stato Vrsajko.
L’Inter aveva offerto 25 milioni per Berardi, tentando uno scambio Acerbi-Ranocchia. Quest’anno, nonostante l’ala del Sassuolo costi 15 milioni, le speranze sono più che fondate. L’Inter può offrire Caprari nell’operazione Berardi, seguito pure dal Chelsea di Conte. L’idea è reinserire Ranocchia nel discorso. Il centrale, rivitalizzato dall’esperienza all’Hull City, viene valutato 15 milioni. Sassuolo potrebbe rilanciarlo definitivamente anche in ottica nazionale, visto l’imminente Mondiale in Russia. Ranocchia è apprezzato da Ventura, ma difficilmente si farà notare giocando in Premier. Un’altra idea sarebbe il prestito di Gabigol, che necessita di giocare per crescere.
Non solo Acerbi e Berardi. Verranno acquistati sicuramente un laterale sinistro, un centrale, un centrocampista ed un vice Icardi. Gli osservati speciali (Samir, Petagna, Manolas, Rudiger, Petagna) fanno parte del campionato italiano, e non è un caso. Dopotutto, anche il Triplete partì dagli acquisti di Milito e Motta dal Genoa, due in grado di aiutare l’Inter a vincere tutto.
Il vicepresidente Javier Zanetti detta la linea nella sua intervista alla Reuters. “In passato partecipare alla Champions era una cosa naturale. E’ stato così fin quando non abbiamo cambiato due volte proprietà in tre anni. Ora stiamo cercando di costruire una squadra importante perché Suning vuole che l’Inter torni tra le prime al mondo. Stiamo lavorando a questo. Ma non si può fare tutto in una volta. Servono tempo e strategie. Non servono solo giocatori buoni, ma anche forti valori umani. Ripeto, vogliamo tornare in Champions, dove noi ci sentiamo a casa.”
This post was last modified on 19 Aprile 2017 - 12:56