Fiorentina-Inter, l’arbitro Valeri ha appena fischiato la fine, non concedendo un corner all’Inter. Solo due giocatori si fermano a protestare: Handanovic e Mauro Icardi. Gli altri se ne vanno negli spogliatoi. Come si fa alla fine di un allenamento. Come se la partita non fosse finita 5-4. Dopo le proteste, vane, Icardi prende il suo pallone vinto per la tripletta ( inutile) e va via. Distrutto per la figuraccia fatta dalla sua squadra. L’ennesima.
ICARDI, STAGIONE D’ORO PER I NUMERI
Per Maurito questa è una stagione d’oro, dati alla mano. 24 gol e 8 assist in campionato e altre due reti in Europa. Meglio addirittura del 2015 quando si laureò capocannoniere a pari merito con Luca Toni. Eppure questa che sta vivendo è una stagione tutt’altro che dorata. La squadra sta collezionando una serie di figuracce tremende in campionato. In Europa League si è fatta eliminare da squadre nettamente inferiori. La Curva Nord lo contesta e la nazionale lo snobba. Come si possa contestare un giocatore capace di segnare 78 gol in appena 143 presenze è un mistero. Soprattutto se si tiene conto che il ragazzo in questione ha solo 24 anni.
LA NAZIONALE, ESCLUSIONE IMMERITATA
Sappiamo il motivo. La storia d’amore con Wanda Nara, ex moglie di Maxi Lopez. I senatori dell’Albiceleste, amici di Maxi, non lo vogliono e l’ex ct Bauza non lo convocava. Anche perchè pressato da Maradona, persona esterna alla nazionale ma che evidentemente ha ancora voce in capitolo. Così Mauro si è ritrovato nelle gerarchie delle convocazioni dietro ad Higuain, fin qui tutto ok, Pratto e Alario. Quest’ultimi non proprio dei bomber. Bauza venne addirittura alla Pinetina per parlare con Icardi e dirgli che ci stava pensando ad una sua convocazione. Ovviamente mentiva. Mauro non ha mai attaccato la nazionale. La sua risposta è sempre la stessa: “Penso a lavorare, se faccio bene verrò convocato”.
LA CURVA, STORIA DI UNA PROTESTA INUTILE
Anche il dissidio con gli Ultras è storia nota. Deriva tutto da una pagina della sua biografia “A testa alta” in cui parlava dell’episodio delle maglie rifiutate dai tifosi dopo Sassuolo-Inter, finita 3-1, e sulle sue parole a caldo contro i sostenitori nerazzurri. Da allora il giocatore è al centro di polemiche, sfottò e ingiurie. Chiedono che gli venga tolta la fascia, la domanda a questi sedicenti tifosi sorge spontanea: chi altri dovrebbe indossarla? Icardi è l’unico che suda per la maglia, che parla da interista sempre, che non attacca allenatori e dirigenti. Che ci tenga all’Inter l’ha dimostrato nuovamente ieri quando sul 5-2 era ancora l’unico a giocare trai nerazzurri in campo. La realtà è questa: chi contesta Icardi non è interista.
MAURO PER IL TUO BENE VATTENE
A fine partita, quando è stato inquadrato triste con il pallone sotto braccio molti si saranno detti: “Mauro, per il tuo bene vattene. Non ti meritiamo e se resti con noi non vincerai mai niente”. Fa male dirlo ma è la verità. Non meritiamo un capitano del genere, uno così legato ai nostri colori tra quella marmaglia di giocatori indegni di vestire la casacca interista. Non meritiamo uno dei migliori centravanti della sua generazione perchè non potremo mai dargli la soddisfazione di levare un trofeo al cielo. Deve andare via, all’estero in un top club che gli permetta di giocare la Champions, di vincerla, in un club che se lo coccoli, con dei tifosi che lo amano. Mauro vai via, lo diciamo per il tuo bene.