GdS – La rivoluzione Inter: ecco la lista d’oro tra acquisti e cessioni

L’Inter si prepara all’ennesima rivoluzione. Questa volta sarà d’oro perché Suning è ambiziosa e punta a riportare in alto i nerazzurri. Ma lo sconvolgimento della rosa sarà anche in base ai piani del nuovo tecnico. Così prima di capire chi siederà sulla panchina la nuova proprietà punta a incassare per il fair play finanziario.

Rivoluzione Inter, tesoretto da 100 milioni con le partenze

La Gazzetta dello Sport spiega il mercato dei nerazzurri, tra mancate conferme, cessioni e obiettivi. Intanto entro il 30 giugno si deve arrivare al saldo zero per rientrare nei paletti del fair play finanziario, onde evitare anche la multa di 7 milioni. Nel mirino il riscatto di Jovetic da parte del Siviglia per 13,5 milioni. Poi si punta a cedere Ranocchia in Premier. Ma a titolo definitivo, sulla base di 10-12 milioni.

Partiranno sicuramente sia Brozovic che Banega, che, oltre aver deluso le aspettative, possono portare anche grosse plusvalenze. Non verranno confermati Palacio e Biabiany. Per Andreolli esiste uno spiraglio di fiducia. Gabigol che andrà in prestito e Eder sarà da valutare circa il suo status di panchinaro d’oro.

Anche Ivan Perisic resta sul limbo delle cessioni. Sul giocatore non ci sono dubbi che sia l’elemento di qualità, ma dalla Premier bussano Chelsea e United, con una base d’asta di 60 milioni.

Sul fronte entrate molto dipenderà dall’allenatore e dal modulo di gioco richiesto. Non è più scontato infatti vedere l’Inter con un 4-2-3-1. Ma di certo lo stravolgimento arriverà in difesa, con due terzini e altrettanti centrali, un centrocampista d’esperienza, un esterno offensivo e una seconda punta. Oltre al ruolo di vice Icardi.

Per questo, il taccuino di Ausilio riporta i nomi di Grzegorz Krychowiak, polacco pentito di aver lasciato Siviglia per il Psg. Strootman e Nainggolan della Roma, ma costano parecchio. Fabinho, 23enne del Monaco e in avanti Berardi, Schick, Petagna e Bernardeschi, una lista d’oro e anche salatissima, anche se prima si dovranno chiarire le idee dirigenziali.

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