Crisi totale in casa nerazzurra, confermata non solo dai numeri ma da un filotto di prestazioni a dir poco imbarazzanti. Dopo la sconfitta di Marassi contro il Genoa infatti, la stagione nerazzurra sta diventando un vero e proprio calvario.
Crisi totale e senza fine per l’Inter. Come riporta il Corriere dello Sport infatti, i nerazzurri sono entrati in una spirale negativa, la cui unica fine può essere il finale di stagione, ormai distante solo 3 gare (fortunatamente). La rincorsa di orgoglio si è esaurita, acquisendo caratteri grotteschi. L’Inter ormai è sfaldata, non esiste più.
A inizio stagione Roberto Mancini andò via sbattendo la porta, stanco di promesse vuote e consapevole che sarebbe stato impossibile competere per grandi traguardi, tuttavia forse nemmeno lui avrebbe immaginato lo strapiombo, la crisi nera in cui è precipitata la squadra. Non era solo colpa di Frank De Boer, timoniere nella tempesta d’inizio stagione. E non è solo colpa di Stefano Pioli, scelto per una svolta che s’è rivelata effimera e ingannevole: al cambio di passo iniziale sono seguiti un ridimensionamento e poi una caduta senza fine, 2 punti nelle ultime 7 partite, una media da retrocessione. Il problema non è solo il conducente quindi: è qualcosa di più viscerale e profondo.
La sensazione è quella di una squadra impotente e allo sbando. Una squadra che si trascina, d’un sesto posto che è obiettivo solo a parole ma che non è mai stato cercato. I tifosi, fino ad ora sempre vicini alla squadra e sempre in massa allo stadio, non ne possono più: ieri al ritorno a Milano non c’è stata contestazione, ma in settimana ad Appiano o al massimo domenica a San Siro la Curva Nord farà sentire la sua rabbia. Si annunciano giornate calde e ancora più difficoltose da qui al 28 maggio quindi.
Pioli non intende mettersi da parte, e la società, dopo il k.o. di Marassi, ribadisce che non cambierà panchina adesso, ma il tecnico di Parma è ormai solo un traghettatore, e forse anche questo incide sull’atteggiamento imperdonabile della squadra: i calciatori sanno che il futuro non è suo e allora magari, a livello inconscio, faticano ad ascoltarlo e dare tutto, non si impegnano.
This post was last modified on 8 Maggio 2017 - 09:29