Benitez in porta, difesa a quattro con Leonardo, Gasperini, Ranieri e Stramaccioni, Mazzarri a centrocampo con Mancini, Frank de Boer e Stefano Vecchi, in attacco Pioli con..ancora non si sa. Non siamo impazziti ma questi sono i 10 allenatori (10!) che si sono susseguiti nella panchina nerazzurra dal 22 maggio 2010, una storia di un grande orrore che non ha mai un punto più basso, perché raggiunto quello si tende a scavare ancora più a fondo.
Non dire gatto se non l’hai esonerato
Mestamente ci affidiamo ad un proverbio, cambiandolo ovviamente, del tanto caro Giovanni Trapattoni, mister vincente in nerazzurro, perché nella dirigenza dell’Inter ci sono tanti gatti e pochi esoneri.
Alle ore 22 di ieri sera il comunicato che sanciva la separazione tra Pioli e l’Inter, dopo che la dirigenza con Ausilio, Gardini e Zanetti aveva tenuto a rapporto la squadra nel pomeriggio, con i bambini (quelli che di solito indossano la maglia nerazzurra la domenica) che hanno risposto “Si, ok” a tutte le raccomandazioni salvo poi camminare in campo.
Cosa abbia detto la dirigenza a quelli che abbiamo appena definito bambini non si sa, di certo, nessuno ha avuto gli attributi di usare le parole di Gian Felice Facchetti “Sono dei morti in campo, avete un lavoro strapagato, almeno fatelo bene“, una verità sacrosanta di uno che ha un cognome che da solo ha più attaccamento alla maglia dell’intera rosa.
Dal Capitano a cose che capitano solo all’Inter
Che all’interno dell’Inter qualcuno non abbia ben capito che colori indossa e cosa rappresenta la squadra con i colori del cielo e della notte è risaputo. Dopo Pioli arriva la notizia che anche Sabatini può essere arruolato nel “Circo Thohir-Suning 2016/17“, altro nome che di nerazzurro ha ben poco, mentre di botto sparisce il sì di Oriali e del domani non v’è certezza, anzi, una sì, siamo senza allenatore ma ben più grave con una dirigenza assente e un presidente, quello indonesiano, che non vede l’ora di realizzare il botto vendendo le sue azioni a cifre stellari.
Di tutto questo marasma si critica anche Mauro Icardi, capitano dell’Inter cui si fa notare che ha appena 24 anni, come se fosse un dramma, e che non ha il giusto peso nello spogliatoio. La risposta sarebbe “Chi ha un peso in questa Inter?“. Peccato, Materazzi ora fa l’allenatore, perché lui sarebbe stato oro che cola con questi pseudo giocatori, strapagati, irritanti, agonizzanti e in alcuni casi proprio brocchi.
Difficile capire cosa ne sarà dell’Inter, i soldi ci sono ma spenderli per prendere il Joao Mario della situazione (Joao Mario = talento portoghese ad Euro 2016 costato una vagonata di soldi e mai visto in maniera decente in campo) sarebbe un ulteriore schiaffo ai colori nerazzurri che, vista la poca praticità sportiva di Suning si sentono dare valutazioni stellari e assurde agli obiettivi richiesti (vedi la voce Berardi e Bernardeschi), neanche fossero Mark Lenders o Holly Hutton (Lenders e Hutton sono personaggi di un cartone dove nel calcio tutto va bene, tranne il campo, extralarge).
Cara Inter mia, povera Inter nostra, non meriti l’orrore di chi ti dirige da sette anni e si nasconde dalle proprie responsabilità, Pioli ci ha messo del suo, finché i bimbi hanno seguito il domatore di leoni tutto è filato liscio, poi però il circo è proseguito, sono arrivati i pagliacci, ma lo spettacolo, credeteci, non ha proprio fatto ridere.