Ecco le parole in conferenza stampa di Eusebio Di Francesco dopo il successo del Sassuolo in casa dell’Inter.
CONFERENZA DI FRANCESCO
Ti attendevi un’Inter così vulnerabile?
“Dovevamo approfttare delle loro difficoltà sapendo di avere una squadra brava ad attaccare, cosa che nella prima parte non abbiamo fatto bene. Nella seconda parte del primo tempo abbiamo fatto meglio. Però abbiamo trovato un’Inter che ha lottato fino alla fine che mi ha costretto a cambiare idea di gioco rinforzando la linea difensiva, visto che non ripartivamo più”.
Iemmello parlava di mentalità, quanto è difficile fare questo lavoro su ragazzi che non hanno obiettivi importanti? E quanto ha influito fare l’Europa League per non essere lì con Fiorentina e Inter?
“Per essere con Fiorentina e Inter bisogna avere giocatori di un certo tipo. Iemmello giocava in C a Foggia, ditemi chi hanno Inter e Fiorentina di giocatori che vengono dalla C. Paragonarci a queste squadre è assurdo. Dietro c’è un lavoro fatto dalla società, in un’annata dove siamo andati sotto diversi torti. Ma come si fa non avere motivazioni in Serie A? Chi gioca e ama questo sport deve avere obiettivi, se no si sta a casa. La mia squadra se l’è giocata alla grande su tutti i campi, lasciando tantissimo per strada tra Napoli, Firenze e Milano col Milan. Abbiamo fatto errori ma siamo cresciuti, l’Europa League mi ha fatto crescere”.
Cosa direbbe su Berardi all’Inter?
“E’ già pronto per una squadra big già da due anni, invece già oggi in un’intervista è cresciuto tanto nella comunicazione. Dobbiamo essere bravi noi a entrare nella testa dei giocatori e non il contrario. Io cerco di entrare nel loro mondo, poi chi non capisce non gioca:”
Quale sarà il suo futuro?
“Mi incontrerò con la società che ha la priorità su tutto. E’ una cosa mia al di là delle offerte. In base a quello deciderò”.
E’ più quello che la stagione vi ha tolto a livello fisico o quello che vi ha dato sull’esperienza?
“La mia squadra è solo per i giocatori motivati, questo lavoro è fatto per chi ha passione. L’obiettivo è dare del proprio meglio, quello che dovrebbero fare tutti. Cerchiamo di fare la partita e di cambiare la mentalità con motivazioni ogni giorno. La partita si costruisce dal martedì. Il preliminare ti toglie qualcosa ma oggi dovremmo essere a terra. Non possiamo assicurare il posto a nessuno, questo è il lavoro che stiamo facendo da anni”.
Ma il sesto posto fa paura? Perché sembra che nessuno voglia raggiungerlo?
“No, non deve fare paura. Per noi è stata una grande esperienza, forse non ci siamo fatti trovare pronti nel modo giusto e all’inizio queste cose le paghi. Il fatto di giocare con gente non molto esperta come Ragusa lo paghi con sconfitte o ingenuità. Ma questo non dovrebbe essere un problema per noi, è giusto che questo desiderio lo abbiano gli altri”.
Un commento da collega su Pioli?
“Io sarei stato dispiaciuto, ma non posso giudicare da fuori. Lo dice uno che è stato esonerato ma poi è rientrato: non ho portato rancora. Poi veniamo esaltati e buttati giù, anche se non posso commentare fatti interni ad altri club”