Moratti, ex presidente dell’Inter, ha parlato a margine della premiazione del premio Il Bello del calcio e del Candido Day commentando la tragica situazione della squadra nerazzurra.
Moratti, a quanto riporta LaPresse, ha dichiarato: “In questo momento siamo tutti delusi, però bisogna saper guardare oltre, lontano. C’è poco da commentare, è un problema psicologico, mi sembra evidente. In questi casi c’è soltanto da capire dove c’è una luce e sfruttarla, convincere sul campo, senza pensare troppo al futuro, ma lavorando per fare meglio. Col tempo si risolve tutto”.
Moratti invita ad avere fiducia nella nuova proprietà: “Questi nuovi azionisti stanno tentando di costruire qualcosa, ma non hanno avuto fortuna in questo momento. Nel calcio difficilmente si riescono ad ottenere risultati in poco tempo. Il gruppo e le persone sono molto serie, bisogna dargli tempo e fiducia. L’arrivo di Walter Sabatini? Non lo so, va valutato per come si comporterà qui”.
Moratti ha trovato anche il tempo per parlare dell’esonero di Stefano Pioli: “L’ho trovato abbastanza normale, scontato. Era inutile anche una permanenza, è una decisione per non dare neanche l’esempio che un allenatore che non vince da sette partite rimane lì comunque. Si sarebbe creato un precedente spiacevole. L’ho trovata una decisione abbastanza ovvia, pur rispettando Pioli. Questa decisione serve anche per avere un’idea di cosa sono i giocatori al di là dell’allenatore, di chi si merita la riconferma e chi no. Conte o Simeone? Non mi auspico un bel niente”.
L’ultima battuta è riservata alla Juventus, in corsa per eguagliare il ‘triplete’ nerazzurro del 2010. “Naturale che ci possano essere altre squadre che possano fare la stessa impresa, però è chiaro che ognuno difenda il proprio operato”.
This post was last modified on 15 Maggio 2017 - 13:07