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Conte a Rai Sport: “Del futuro non parlo fino a fine stagione. L’Italia mi manca”

Del futuro è ancora presto per parlare. Questo, in sintesi, il pensiero di Antonio Conte. Il tecnico del Chelsea, ai microfoni di Rai Sport, ha allontanato ogni discorso sulla prossima stagione. Nell’intervista Conte, però, ha specificato di sentire la mancanza dell’Italia.

INTERVISTA CONTE: “DOBBIAMO FINIRE LA STAGIONE”

Queste le parole di Antonio Conte.L’Italia manca perché sono innamorato del mio paese. Un giorno spero di tornare. Per un italiano, fare bene all’estero è qualcosa di importante, che rende orgogliosa l’intera nazione. Del futuro preferisco non parlarne, ho ancora due anni di contratto con il Chelsea. Per ora, pensiamo a finire la stagione, poi se ne parlerà. Se resto qui, la famiglia resta con me. Non è facile stare all’estero senza di loro e senza il calore familiare. Non è stato semplice nemmeno arrivare in un nuovo campionato, ma abbiamo stravolto il nostro metodo. L’allenamento, l’alimentazione, tutto. In Inghilterra ci sono tante cose diverse, anche positive.”

“Esco fortificato da questa esperienza, meno rigido e aperto verso nuovi orizzonti. Tutti hanno capito l’importanza del dettaglio. Il lavoro non finisce e non inizia solo nell’ora e mezzo di allenamento. Ci sono tante cose da considerare, come la lingua. Dicono che l’inglese è facile, io invece l’ho trovato difficile. Quando sei determinato, però, trovi la forza per andare avanti e superare ogni ostacolo. All’inizio i giocatori sono rimasti stupiti del mio approccio, ma sono così da sempre. E’ il mio modo di trasmettere gioia e passione. Anche l’approccio fisico è diverso: quando li abbracciavo, erano freddi, ora no. L’atmosfera è straordinaria, arrivi allo stadio e trovi area di festa e condivisione con tutti i tifosi, sostenitori ed avversari. Persino il giornalismo è diverso: basta vedere la testata e il nome e si creano attriti. In Italia ti contestano dal punto di vista tattico, parlando della formazione e del sistema di gioco.

This post was last modified on 20 Maggio 2017 - 18:36

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Published by
Piergiuseppe Pinto