Berlusconi, ex presidente del Milan, è tornato a parlare di calcio a margine della cerimonia di assegnazione del Premio “Rosa Camuna“.
Berlusconi è tornato a parlare di calcio, rievocando la rivalità con l’Inter di Moratti: “Non c’è mai stato alcun astio con Moratti. Per antica educazione di mio padre ho sempre fatto il tifo per l’Inter quando giocava contro altre squadre, e soprattutto quando era impegnato in campo internazionale e lo stesso farò con la Juventus sabato: forza Juve!”.
L’ex presidente rossonero ha poi proseguito: “Quelli da presidente sono stati anni fantastici, sabato scorso dovevo andare a Milanello per salutare tutti, ma non sono riuscito perché il dolore e la commozione per avere lasciato il Milan sono ancora vivi in me. L’Inter? Io ho sempre apprezzato molto Moratti per i sacrifici fatti per la sua squadra e ho assistito con stupore agli investimenti fatti solo per dare ai tifosi la soddisfazione di un successo. Per noi il calcio è una religione laica. Faccio i complimenti a Massimo per tutto quello che ha fatto, in questo siamo molto simili. Abbiamo dato e ricevuto moltissimo da due piazze importanti”.
Berlusconi, ha poi concluso: “Massimo e io siamo stati costretti a lasciare, il calcio sta prendendo una strada insostenibile. Io ho cercato a Milano nuovi acquirenti che potessero condividere lo sforzo finanziario, ho trovato numerosi contatti tramite i miei incaricati, ma non c’è stata una sola risposta concreta alle nostre richieste. E allora abbiamo cercato in Italia, e anche qui non è successo nulla. Il calcio è cambiato con i soldi di petrolio, ora ci sono i valori del Monopoli. Milan e Inter devono stare nelle prime 5-6 club nel mondo e noi non potevamo più garantirlo. Sono fermamente convinto che le nuove società sapranno riportare la Milano calcistica dove gli compete”.
This post was last modified on 30 Maggio 2017 - 12:56