La Gazzetta dello Sport ha intervistato Fulvio Collovati e Aldo Serena per parlare del momento dell’Inter.
Spalletti è l’uomo giusto per l’Inter?
Collovati: “Una premessa: non si può più prendere in giro i tifosi dicendo che Spalletti era l’unica scelta. Tutti sanno che volevano Conte. Allora meglio stare zitti. Spalletti dei “possibili” è la scelta migliore, temprato com’è dai caos romani. Il problema storico dell’Inter sin dai tempi di Herrera però è che serve il sergente di ferro per colmare le debolezze della dirigenza”.
Serena: “Spalletti ha una grande cultura del lavoro e fa sempre giocare bene le sue squadre. Certo, ha un carattere particolare. E non creda che dopo Roma, a Milano sia tutto facile. Deve azzeccare una partenza sprint. Se no le cose potrebbero complicarsi, soprattutto con una dirigenza in cui non sono stati ancora ben chiariti ruoli e responsabilità”.
Cederebbe Perisic?
Collovati: “Più volte i cicli sono iniziati con un grande sacrificio, basti pensare alla Juve che vendette Zidane. E la stessa Inter ha centrato il triplete dopo aver ceduto Ibra. Della rosa attuale, soltanto 10 elementi sono da Inter. Poi dentro pochi big e i giovani migliori. La differenza la fai in mezzo al campo. E i colpi che si ricordano arrivano nella seconda metà di agosto, non a inizio giugno”.
Serena: “Per le sue qualità tecniche, non venderei il croato. Però è vero che serve creare uno zoccolo italiano che dia identità e senso di appartenenza al gruppo. Gagliardini in questo senso è perfetto. E ora servirebbe Verratti. Perisic non è stato un mostro di continuità e non ha dato quei segnali di attaccamento alla maglia che invece ho intravisto in Icardi. Anche se a Mauro e signora qualcuno dovrebbe insegnare a gestire meglio social e autobiografie…”.
Fonte foto in evidenza: itasportpress.ita
This post was last modified on 18 Giugno 2017 - 15:51