Luciano Spalletti sta pian piano entrando nell’ottica Inter. Al ritiro del premio Nicola Ceravolo ha spiegato la sua nuova avventura e il suo progetto che ha in mente.
Da Borja Valero a…Muranda, ecco lo show di Spalletti

La Gazzetta dello Sport riporta le frasi di Luciano Spalletti al premio Nicola Ceravolo, da Borja Valero dove politicamente non si sbilancia a una difesa da motivare unendo Miranda e Murillo in un lapsus.
“Borja Valero cambierà di sicuro squadra. Noi al momento a centrocampo siamo a posto, ma se dovesse uscire qualcuno lo spagnolo è un giocatore di affidamento e classe. Non è un mistero che lo avevo già cercato quando ero a Roma. L’Inter di recente ha avuto qualche incidente, diciamo che è un incidente che dura da troppi anni. E’ ora che la Pazza Inter torni tale nell’accezione più coraggiosa e che torni a fare imprese. Certo, se si guarda l’ultima
classifica recuperare il gap con le prime sembra impossibile perché significa fare 9-10 vittorie in più. Inutile dire per che risultato firmerei“.
Spalletti elogia i suoi: “Non dimentichiamo che questa squadra ha giocatori forti che non a caso hanno mercato. Penso a Brozovic, Perisic, Icardi e… Muranda. Scusate, pensavo a Miranda e a Murillo e li ho messi insieme”
Il nuovo tecnico chiude subito a chi chiede di Morata vantando Icardi, una delle poche certezze nerazzurre, poi parla del suo metodo anche brusco: “Ho bisogno del confronto racconta il 58enne di Certaldo, continuo e ravvicinato.
ho conosciuto un grande uomo, molto ambizioso descrive così l’azionista di maggioranza .
In 25 anni ha creato un impero partendo da un negozio in affitto. Crede molto nel progetto Inter. A vedere come è iniziata, si potrebbe pensare che si è pentito. Ma non è affatto così“.
Poi chiusura su Totti: “Mi dite che ho carattere perché ho tenuto in panchina Francesco, ma la cosa è molto diversa. Ho solo scelto di far giocare Dzeko“