Vent’anni possono essere tanti o pochi, ma quello che accadde nel 1997 sconvolse il calcio italiano. Luis Nazario da Lima, per tutti Ronaldo, era stato appena prelevato dal Barcellona all’Inter, pagando la clausola rescissoria e aprendo un ciclo in nerazzurro che tanti non dimenticheranno mai, nel bene e nel male. La Gazzetta dello Sport in esclusiva ha sentito il brasiliano che si racconta tra sogni e progetti futuri.
Ronaldo: “Mi dispiace non aver vinto lo Scudetto”
In tanti non baratterebbero il primo anno di Ronaldo con uno scudetto vinto, scrive La Gazzetta dello Sport, parole nate dai social per il brasiliano che col numero 10 incantò Milano, a partire dalla presentazione.
“Quella scena ce l’ho davanti agli occhi – dice Ronaldo – Arrivo in sede per firmare il contratto e per strada non c’è nessuno, poco dopo mi affaccio al balcone da giocatore dell’Inter e faccio fatica a crederci: una marea di bandiere nerazzurre e di gente, venuta lì solo per vedermi. A me dispiace non averlo vinto, lo scudetto: era un progetto bellissimo, era un sogno, anche se poi abbiamo capito che morì un po’ per colpa nostra e un po’ di certe forze esterne, che aiutavano la Juve. Però, sa che è vero? Neanch’io baratterei quell’anno con nulla: ogni vigilia era una grande attesa, di qualcosa che si sapeva poteva succedere. Ogni partita era una festa. Era rinato lo spirito interista, e la gente mi raccontava che certe cose non si vivevano da un sacco“.
Ronaldo: “L’Inter è nel mio cuore, magari Suning…”
Poi però, dopo che l’Inter aspettò Ronaldo da due anni di infortuni ecco il rapporto burrascoso con Cuper e l’addio verso una nuova città, anche se il cuore dice altro: “Spieghiamoci bene: io a Madrid sto da dio, Florentino mi ha appena rinnovato di un anno il contratto da ambasciatore del Real e non c’è bisogno che spieghi cos’è il Real. Però mi sento pronto per un’esperienza diversa, chiamiamola gestionale, e per questo sto valutando l’opportunità di acquistare una società di Segunda Divisiòn: ci sono un paio di opzioni, vorrei mettermi alla prova. Un po’ come ho fatto con le Ronaldo Academy, le mie scuole calcio che sto creando in tutto il mondo. In Cina hanno avuto un impatto straordinario: per ora ne sono nate trenta, dodici già operative. Oggi lavorare con la Cina significa avere opportunità illimitate: è una delle grandi frontiere del futuro“.
Si azzarda una relazione Suning-Ronaldo-Inter: “Non ho sognato ancora così lontano: è presto. Ma l’ho sempre detto, e ben prima che arrivasse Suning: io l’Inter ce l’ho nel cuore“.
Fonte foto in evidenza: inter.it