Da oggi parte finalmente la stagione dei nerazzurri, che è già un ottimo segnale rispetto allo scorso anno di questi tempi, ma non basta l’Inter e Spalletti vogliono di più, molto di più.
Come riporta la Gazzetta dello Sport stamani al Suning Training Center in memoria di Angelo Moratti alle ore 11 inizia ufficialmente l’era Spalletti.
Un inizio a fari spenti, senza clamori e senza tanti discorsi, ma il via a una stagione di fondamentale importanza. Quel che poi sarà si vedrà, ma le aspettative sono molte.
Il tecnico di Certaldo ha già ribadir di sentirsi molto motivato e di riporre la massima fiducia nei due direttori sportivi.
Dopo un pranzo alla Pinetina, la squadra e lo staff voleranno da Malpensa a Innsbruck per trasferirsi a Riscone, dove Spalletti dirigerà la prima seduta della stagione.
Agli ordini del mister oltre agli altri ci saranno anche Kondogbia e Joao Mario, che ha saltato la Confederations per un problema muscolare, ma a mancare saranno in molti: Nagatomo, D’Ambrosio, Medel, Brozovic, Gagliardini, Icardi, Jovetic, Perisic, Eder, Candreva e Skriniar. Tutti reduci dalle nazionali. Si uniranno al gruppo solamente lunedì.
Discorso diverso per Santon, che è in permesso fino a sabato e Gabriel Barbosa, l’oggetto misterioso soprannominato Gabigol.
Il brasiliano è fuori da ogni progetto tecnico dell’Inter, non da ora ma da sempre e con 4 allenatori (se si esclude Mancini che non lo voleva!) e i nerazzurri ora vogliono forzare la mano perché l’attaccante vada almeno in prestito per un anno. Non è stato convocato, ma se continuerà a rifiutare tutte le destinazioni, si aggregherà con i nazionali.
Molti Primavera convocati, tra cui gli ultimi arrivi Zaniolo e Odgaard.
Quel che però si attende con trepidazione è il mercato, che non dovrà solo rinforzare un poco la squadra, come va ripetendo Spalletti come fosse un mantra, ma fare fuochi d’artificio e finalmente far tornare i tifosi a sorridere.
This post was last modified on 6 Luglio 2017 - 18:25