Nell’estate rovente dei procuratori Giovanni Branchini spiega la sua posizione a La Gazzetta dello Sport, parlando anche dell’Inter che verrà e di affari difficilmente concretizzabili.
Giovanni Branchini è stato in carriera il procuratore di Ronaldo, Seedorf, Careca, Romario, Rui Costa, Papin. E poi
ancora Nakata, Frey, Zebina, Albertini e molti altri, oltre ad aver fatto da intermediario al passaggio di Cristiano Ronaldo dallo Sporting al Manchester United e oggi spiega a La Gazzetta dello Sport alcune operazioni di mercato.
Sul caso procuratori e commissioni ecco il pensiero di Branchini: “I procuratori sono un problema? Io non penso ma se così fosse nessuno affronta la questione, a cominciare dalla Figc. O la favola Fifa sul 70% dei trasferimenti irregolari: non è mai stato sanzionato un club o un atleta in difetto. Per regolare il settore devi metterci mano con una costante azione di controllo. Basta con le demagogie estemporanee. Suggerirei regole certe e un sistema che
punisca le violazioni: di tutti, siachiaro. Puntando soprattutto sulla trasparenza. Ora le Federazioni danno i dati aggregati sui guadagni dei procuratori. Li diano invece analitici: per capire bene il perché di certe spese. Garantiamo la massima collaborazione, ma chiediamo di essere interlocutori della Figc: ci dia diritto di cittadinanza nel mondo del calcio“.
Sull’Inter Branchini spiega prima di tutto la valutazione di 15 milioni di Pellegri: “Ha 16 anni e ha sia fisico che talento. Ma quella cifra è troppo elevata. Comunque il rischio poi va da caso a caso. L’atalantino Cortinovis sta andando bene, è un 10 piccolo da salvaguardare, come Capone che giocherà a Pescara con Zeman. Sa a cosa va incontro: o esplode o lo dovremo ricostruire…”
“Se vende Perisic e/o Joao Mario che hanno ottimo mercato farà 2 colpi importantissimi. Per ora sta lavorando sui giovani, nella scia della Juve che, negli anni scorsi, si è portata avanti su questo versante. Ora ci stanno arrivando
anche le altre. Su Keita del Lipsia cercato dai nerazzurri dico che mi piace moltissimo, sembra un Kanté con più tecnica. Ha una clausola di uscita per l’anno prossimo e quest’anno il Lipsia non intende venderlo. Ma
se parte, va al Liverpool“.
Lo scorso anno per l’Inter esisteva il tormentone Gabriel Jesus: “È vero che lo ha trattato con grande serietà. Lui ha avuto sul tavolo molte proposte, oltre a quella dei nerazzurri, ma poi ha scelto il City. È fortissimo e molto
intelligente. Poi l’Inter andò su Gabigol che, attenzione, è un buon attaccante. Non è un esterno, lui è un centravanti e l’Inter in quel ruolo ha Icardi, una delle poche certezze. È stata una scelta affrettata“.
This post was last modified on 10 Luglio 2017 - 10:13