15 Luglio 2017, una data come tante, ma a quanto pare significativa per quella che, finora, è la nostra stagione. Un amichevole persa da Luciano Spalletti che porta le prime insensate sentenze.
Ieri è stata giocata l’ultima amichevole a Brunico. I nerazzurri hanno perso 2-1 contro il Norimberga. Non sono mancate le prime ‘accuse’ alla società Suning. Il vero problema nasce dal non mercato faraonico che tutti i giornalisti si aspettavano. Quindi ogni ‘passo falso’ se così possiamo chiamarlo (visto che era un amichevole) viene etichettato come “Fallimento”.
Non è un problema se l’Inter sia sotto pressione, ha una società importante dietro le spalle, dirigenti numeri uno in Italia e tanto altro. Ma ogni anno si cade sempre in basso. Basta un amichevole di pochissimo valore, visto che siamo a metà luglio, per parlare, accusare e puntare il dito. Ogni parola detta da Luciano Spalletti diventa una lamentela. Sono dell’idea che sta al lettore leggere, capire e comprendere quando vengono ‘sparate’ cose a caso. Due anni fa, successe la stessa cosa con Roberto Mancini. Allenava l’Inter. In quel periodo si perdevano tutte le amichevoli. Tutti i giornali dicevano che ‘rischiava’ il posto. Si diceva di tutto. A dicembre era primo in classifica.
Tutto questo è portato forse dal non mercato stellare e veloce che si aspettava. L’Inter sembra quasi costretta a dover comprare stelle. Altrimenti i ‘Cugini’ sono superiore a prescindere. Ricordo però gente come Milito e Thiago Motta. Giocatori che hanno scritto la storia, ma ridicolizzati da tutti nel momento in cui furono acquistati. Il film si ripete ogni anno, è un usanza ormai. L’Interista di natura deve sempre dimostrare, ma è anche questo che ci rende orgogliosi.