Amichevoli di luglio, quasi a sminuire un successo, ma battere il Bayern Monaco per l’Inter rievoca ricordi dolcissimi. Ieri un doppio Eder ha steso i tedeschi, con i nerazzurri che hanno brillato per cattiveria e anche sorrisi, una cosa sconosciuta nella scorsa primavera.
La cura Spalletti, riabilitare i confermati
Scrive La Gazzetta dello Sport che un doppio Eder era da tanto che non si vedeva. Ma anche un Joao Mario ovunque, un Miranda lucidissimo e un Kondogbia strappa palloni. Insomma la carica dei confermati batte il Bayern Monaco per 2-0, in risposta al Milan che con i tedeschi ne aveva fatto 4.
Quando però l’Inter fa notare i sorrisi se capita un passaggio sbagliato o un fuorigioco, mentre in primavera sarebbero volati gli insulti, si capisce che Spalletti sta facendo un gran lavoro psicologico, contando poi che manca ancora Mauro Icardi, in campo non prima del 6 agosto. Se il Bayern cerca le imbucate con James o Lewandowsky l’Inter risponde con le chiusure di Skriniar e Miranda, Nagatomo che non si fa saltare da Coman e Ribery che va a sbattere sul centrale ex Sampdoria.
Il calo poi arriva intorno al 65′ quando i cambi tolgono lucidità all’Inter senza Joao Mario e Borja Valero, con Gabigol a faticare come prima punta.
Spalletti si gode la vittoria pur restando con i piedi per terra: “Una prestazione di squadra tutti a difendere e tutti ad attaccare. L’Inter deve aspirare a confrontarsi con certi top club. Vittorie del genere danno più convinzione. E magari qualche sorriso che ai ragazzi mancava da tempo. Però dobbiamo migliorare su tanti aspetti. A che punto siamo? Non posso ancora saperlo, devo vedere