Fonte: screen Youtube
Ecco la seconda parte dell’Intervista di Mauro Icardi per il Corriere dello Sport:
Cosa pensava di Spalletti prima che diventasse il suo allenatore?
“Non lo conoscevo tantissimo. Ho visto che con lui la Roma giocava molto bene e in più Ansaldi, che lo aveva avuto allo Zenit, me ne aveva parlato in maniera entusiasta”.
Cosa l’ha colpita della Roma di Spalletti?
“ll gioco offensivo. Gli piace il bel calcio e ha le idee innovative e ben precise su come applicare il tutto”.
Da quando è arrivato all’Inter invece cosa l’ha impressionata di lui?
L’avvertiva anche lei quest’aria negativa?
“Sì, anche se ci sono cose che a parole non si possono spiegare perché si tratta di sensazioni. Nel calcio puoi avere tutti i giocatori forti che vuoi ma non basta. Ma se vai in campo e non fai le cose bene, i risultati non arrivano. A noi fino allo scorso anno succedeva questo e non sapevamo il perché”.
Qual è l’errore del passato che non dovete ripetere?
“Ci sono stati casi che voglio che non si ripetano, soprattutto durante la settimana. Spalletti lo ha capito subito e stiamo cercando di migliorare in tutti gli aspetti. Fondamentale è essere più positivi, avere un’altra mentalità”.
E’ Spalletti il leader di questa Inter?
Come è stato il primo colloquio tra lei e Spalletti?
Lei è arrivato all’Inter nel 2013. Ha segnato 78 gol in 146 incontri eppure non ha alzato neppure un trofeo né ha mai partecipato alla Champions League. Come la mettiamo?
“Quando ho firmato mi aspettavo di giocare grandi competizioni e di vincere qualcosa. Ma il mio sogno è rimasto lo stesso e lavorerò duro per realizzarlo. Sapevo di non arrivare all’Inter in un buon periodo, ma 4 stagioni così… Dal 2013 non so quanti allenatori sono passati, credo sei, e nella mia vita sono cambiate tante cose: sono felice, ma voglio vincere con l’Inter. Questa cosa mi manca molto”.
Qual è l’obiettivo stagionale di Icardi?
“Icardi vuole giocare in Champions. L’Inter la deve giocare per la sua storia, non può continuare a star fuori. Juventus è irraggiungibile? Il gap lo scorso anno era grandissimo e dobbiamo provare a ridurlo. Sia con i bianconeri, sia con Roma e Napoli. Anche senza Bonucci, la Juve rimane la squadra da battere”.
Si sente di concludere facendo una promessa ai tifosi?
“Non mi piace fare promesse. Unica cosa che posso dire è che cercherò e cercheremo tutti di fare meglio dello scorso anno. Vogliamo la Champions“.
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This post was last modified on 31 Luglio 2017 - 10:16 10:16