A due settimane dal via della Serie A i nerazzurri tornano a calcare campi italiani in questo precampionato 2017. A San Benedetto del Tronto gli uomini di Spalletti vincono per 3-1 sul Villarreal. Queste le nostre valutazioni.
Handanovic: 5
Il Villarreal si rende pericoloso solo una volta nel primo tempo e, purtroppo, un suo errore regala il goal a Soldado. Il primo errore, certamente, deriva da un mal posizionamento della squadra, ma la sua respinta è tutt’altro che perfetta.
D’Ambrosio: 6,5
Tanta corsa per il terzino italiano, che ha il merito di lanciare Candreva in occasione del 1-0. Per il resto il sottomarino giallo non si rende particolarmente pericoloso e lui si limita alla ordinaria amministrazione.
Dal 62′ Ansaldi: 6
Come sopra, il Villarreal non crea veri pericoli con il suo possesso palla sterile. Lui si limita nel ricercare la forma migliore (il ché non è male, dato che lo scorso anno è stato buttato a causa della preparazione atletica saltata per infortunio).
Skriniar: 7,5
Migliore in campo. Impressiona sempre di più il centrale ex-Samp. Reattivo e roccioso in copertura, propositivo e coraggioso in fase di possesso. Rimedia in extremis anche sui soliti lapsus di Murillo. Quello che fa sempre ben sperare è la sua fame e voglia di arrivare. Troppo basso in occasione del pareggio ospite, ma l’errore nell’occasione è di tutta la squadra.
Dal 79′ Ranocchia: s.v.
Miranda: 6
Meno preciso rispetto alla tournée cinese, appare affanato dal caldo di Agosto. Soffre l’agilità di Sansone e, nella ripresa, rischia anche il calcio di rigore, sebbene il contatto sia molto leggero.
Dal 62′ Murillo: 5,5
Non fosse per il suo solito lapsus che deve, ad ogni partita, timbrare, la sua prestazione sarebbe sicuramente più che sufficiente. Deve ringraziare il suo compagno di reparto Skrinair per non aver permesso un 2 contro Handanovic che, al 99%, avrebbe rimesso la partita in pareggio
Nagatomo: 6
Spinta costante, ma non accompagnata da una costante precisione. Le sovrapposizioni del giapponese sono perfette, e spesso Perisic pesca bene il numero 55 sulla sua verticale, ma purtroppo nessuna delle sue palle messe in mezzo si possono trasformare in qualcosa di pericolo. Vorrei ma non posso. La curiosità nel vedere Dalbert al suo posto sale sempre di più.
Borja Valero: 6,5
Se potete rivedere la partita, vi consiglio di farlo e, per qualche minuto, chiudere gli occhi e ascoltare solo la telecronaca. Borja Valero è sempre presente: la palla è dell’Inter? I compagni lo cercano ovunque e lui non disdegna la responsabilità di gestire il pallone, anche in situazioni poco pulite; possesso Villarreal? Borja Valero sempre in pressione sul primo portatore avversario. Onnipresente.
Dal 70′ Icardi: 6.5
Finalmente Maurito. Finalmente si rivede in campo e, sebbene non riesca a trovare la via del gol, regala una palla al bacio che Brozovic non deve far altro che piazzare in rete. Inizia a far quel lavoro che, in conferenza stampa di presentazione, Spalletti aveva chiesto.
Gagliardini: 6
Buona prestazione dell’azzurrino, sia in fase di contenimento che propositiva. È suo, infatti, il primo tocco che fa partire l’azione lampo dell’1-0. Sul gol subito, però, bisogna ammettere che la sua mancanza di posizionamento ha viziato il movimento di tutto il reparto arretrato.
Dal 46′ Kondogbia: 5.5
Si fa apprezzare per il pressing altissimo sul portiere in occasione del 2-1. Parte bene al suo ingresso in campo, ma spesso sbaglia i tempi di gioco, tenendo troppo il pallone tra i piedi. Spalletti vuole lavorarci sul giocatore, e probabilmente, più che delle qualità tecniche, bisognerà dargli una concretezza psicologica per tutti i 90′.
Candreva: 5.5
Bene l’assist che regala il gol ad Eder, ma per il resto Antonio è troppo impreciso. Ha delle buone intuizioni, ma spesso le gambe non rispondono alla testa. Emblematico come, a fine primo tempo, indeciso su cosa fare tra il tiro e il cross, svirgola e manda il pallone sul fondo. Che le voci di mercato siano una distrazione di troppo?
Dal 46′ Brozovic: 6.5
Posizionato largo a destra, svolge il ruolo egregiamente, riuscendo con giocate di qualità anche a superare più di una volta il suo diretto marcatore e a dialogare con i suoi compagni nella trequarti avversaria. All’uscita di Perisic viene spostato sull’altro versante. Là, servito perfettamente da Icardi, scrive il suo nome sul tabellino dei marcatori.
Joao Mario: 6
Serata brillante per il numero 10 nerazzurro, che tenta verticalizzazioni e giocate per i suoi compagni. Purtroppo, però, alcune idee si trasformano in palle perse. Bene anche l’intesa con Borja Valero e il lavoro svolto senza palla, ma con l’andar della partita perde di brillantezza
Dal 62′ Vecino: 6
Prima apparizione in nerazzurro per l’uruguagio, che entra e si piazza davanti alla difesa con Kondogbia. Non gestisce il pallone come Borja Valero, che aveva regalato una prestazione tutto campo. Deve ancora entrare negli schemi del mister, ma prova comunque delle buone verticalizzazioni. Ha il merito di recuperare il pallone del momentaneo 2-1.
Perisic: 5
Prestazione negativa per il croato, che non riesce ad incidere negli ultimi 30 metri. Si sa, è un diesel, ormai ci ha abituato ad una partenza di campionato lenta, per poi esplodere nei mesi più freddi.
Dal 70′ Gabigol: 6
Entra come al solito con la solita voglia di spaccare il mondo, ma quest’oggi gli riesce meno del solito. Ha bisogno di giocare di più e di adattarsi meglio al calcio europeo. Che un prestito sia la soluzione più ideale?
Eder: 6,5
Si muove tanto – e soprattutto bene – permettendo ai suoi compagni di verticalizzare molto negli spazi che crea. Pronti via JM gli regala una palla al bacio, ma lui stecca male. Quando poi, al 26′, Candreva gli regala quella palla in mezzo all’area, lui estrae quell’istinto realizzativo che tanto aveva impressionato con la maglia blucerchiata.
Dal 62′ Jovetic: 7
Non la prima, ma la seconda palla toccata regala la rete del 2-1. Il primo ad esultare è ad applaudire la sforbiciata e la fame del numero 8 nerazzurro è proprio Luciano Spalletti. Che anche il tecnico toscano stia pensando di tenere il montenegrino? L’esperimento che vede Jovetic sulla trequarti dietro ad Icardi potrebbe essere un secondo – chiaro – segnale.
Spalletti: 7
La mano dell’allenatore in questa Inter si vede e come. Solo un anno fa ci si ricorda di un’Inter che veniva presa a sberle in amichevole e né giocatori né allenatore parevano fregarsene più di tanto, con tanto di larghi sorrisi. Oggi si vede un’altra squadra, un altro spirito. Che i giocatori inizino a sentirsi il nerazzurro tatuato addosso? Così sembrerebbe. Di certo, il lavoro dell’allenatore ora deve essere ben compensato con i rinforzi richiesti.
This post was last modified on 7 Agosto 2017 - 08:32