Nelle ultime settimane, in Cina ha tenuto banco il caso Suning. La proprietà nerazzurra era accusata di riciclaggio di denaro. Ipotesi definitivamente scartata, ma il governo asiatico è preoccupato per gli investimenti.
Questo lo scenario introdotto dal South China Morning Post, che torna sulla questione legata agli investimenti esteri. Questi, infatti, sarebbero legati a forti investimenti in uscita dalla Cina. Tra queste ipotesi, ce n’era una legata a Suning, pronta alla querela in caso di accostamento al termine “riciclaggio di denaro” al nome dell’azienda.
Concetto ribadito dal Morning Post. “Il governo cinese è preoccupato che gli investimenti verso l’esterno del paese superino quelli interni. Tra questi, i soldi spesi nel calciomercato europeo, per nulla produttivi. Nessuno accusa Suning di riciclaggio, e non c’è irritazione nei confronti della proprietà nerazzurra. Il termine è stato usato solo come un avvertimento da parte del governo ad essere giudiziosi sul mercato. Di fatto, il governo ha invitato Zhang e soci di fare spese folli sul mercato, per far sì che i soldi investiti all’esterno della Cina non superino quelli interni”. In questo modo, Suning non potrebbe quindi garantire i grandi colpi di mercato promessi ai tifosi nerazzurri.
This post was last modified on 14 Agosto 2017 - 11:57