Dopo gli addii di Medel e Kondogbia, all’Inter servirà anche prendere un centrocampista. Magari come piace a Spalletti. Un centrocampista “assaltatore”. Per adesso l’inamovibile è Valero.
MANCA ANCORA UN TASSELLO A CENTROCAMPO
Come riporta la Gazzetta dello Sport questa mattina: per adesso ci sono quattro uomini per tre posti a centrocampo. Un reparto che nonostante sia stato vincente in estate deve essere scoperto ancora. Con piccole ma importanti lacune tattiche, tecniche e di personalità, almeno sulla carta. Gli uomini in questione sono Vecino, Borja Valero, Joao Mario e Gagliardini. Kondogbia è in partenza, Medel ha già lasciato Milano, Brozovic è ai margini del progetto. E allora là in mezzo gli uomini sono contati, e nemmeno ben assortiti. Manca l’assaltatore alla Vidal e soprattutto non c’è traccia di “cattiveria” agonistica nel cuore del campo: servono recuperatori di palla, intenditori puri, gente che fa legna per intenderci.
Contro il Betis, Spalletti si è affidato a Vecino come vero filtro. Joao Mario trequartista e Borja Valero regista a tutto campo. Un’indicazione concreta in vista dell’esordio in campionato contro la Fiorentina. Un centrocampo obiettivamente leggerino, caratteristica non proprio ideale in un torneo molto fisico come la serie A. Vecino non è un intenditore di mestiere e Joao Mario non appare, per peso e intensità, il miglior “ingrediente” in un reparto che ha oggi in Borja Valero il vero leader. Un architetto dalla mente veloce e dai piedi raffinati, ma di certo non un peso massimo o un uomo di gamba. Insomma, la sensazione è che lo spagnolo abbia bisogno di due “corazzieri” accanto per poter esprimere il suo calcio migliore.
CON GAGLIARDINI IL CENTROCAMPO PIU’ MUSCOLOSO
Non sempre servono muscoli a centrocampo, ma in generale a fare la differenza in Italia sono chili, centi metri e intensità, in particolare a centrocampo. In attesa di completare adeguatamente il mercato, appare allora difficile fare a meno della coppia Gagliardini Vecino davanti alla difesa. Una diga magari non proprio invalicabile, ma comunque imponente, di fatto la soluzione più solida oggi a disposizione di Spalletti. L’Inter antiFiorentina sembra fatta per dieci undicesimi quindi: maglie sicure per Handanovic, D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Dalbert, Vecino, Borja Valero, Candreva, Perisic e Icardi. Quindi ballottaggio Joao Mario Gagliardini. Da verificare, in ogni modo, anche la tenuta di Mauro Icardi, solo una volta titolare (ma per 45’) in questo precampionato: in caso di necessità, dentro l’azzurro Eder che non ha mai deluso.
GAP DA COLMARE
Prosegue l’articolo della Gazzetta dello Sport. A Spalletti il compito di limitare i danni in questa primissima fase del campionato. Con un mercato aperto. Suning quello invece deve mettere Sabatini e Ausilio nelle condizioni di completare un reparto fondamentale nella corsa a un posto Champions. Obiettivo non più rimandabile. Senza solide fondamenta a centrocampo non si va infatti da nessuna parte. E oggi l’Inter in questa zona del campo è per esempio ancora parecchio distante rispetto a Juve, Roma e Napoli. Lo stesso Milan è migliorato parecchio. Il mercato non è facile, i pezzi da novanta sembrano irraggiungibili, o quasi, ma Sabatini e Ausilio hanno già dimostrato in passato di sa per “inventare”, l’importante è aver un discreto margine di movimento a livello economico.
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