La Gazzetta dello Sport tramite le parole di Alberto Rossi, analista della fondazione Italia-Cina, ha spiegato le ragioni del freno al mercato interista.
La rosea si interroga così sullo stop alle spese imposto dal governo di Pechino: “Che cosa sarà del piano di grandeur della Cina, che fino all’anno scorso puntava a diventare una potenza del calcio globale, col sogno del presidente Xi Jinping di ospitare e possibilmente vincere la Coppa del Mondo? Cesserà davvero la pioggia di yuan che in questi anni ha sconvolto gli equilibri del pallone?”. A rispondere a tali quesiti ci ha pensato il sopracitato Alberto Rossi. Ecco le sue parole: “La fuga dei capitali ha portato a un calo delle riserve in valuta estera, che a gennaio sono scese sotto la soglia psicologica di 3mila miliardi di dollari. In questo momento il calcio non è in cima ai pensieri del governo di Pechino ma questo non significa che lo stop è definitivo. Molto dipenderà dal congresso di ottobre del Partito comunista cinese, in cui si deciderà di fatto il futuro politico della Cina fino al 2032. Le vigilie sono sempre molto delicate, assistiamo a riposizionamenti anche da parte delle imprese, che aspettano di capire cosa accadrà”.
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This post was last modified on 29 Agosto 2017 - 09:32