Kondogbia, nel corso di una lunga intervista a Superdeporte, è tornato a parlare dei suoi tempi all’Inter, della sua cessione al Valencia e di Spalletti.
KPNDOGBIA: “RISPETTO MOLTO SPALLETTI, MA VOLEVO UNA NUOVA AVVENTURA”
Kondogbia ha dichiarato: “Era da molto tempo che avevo scelto e pensato ad andarmene. All’inizio della preseason con l’Inter ho pensato di lasciare per rimettermi in gioco. Ecco perché ho iniziato a parlare con il Valencia. Ora sono felice e sereno”.
“Per me l’ultimo periodo in nerazzurro è stato difficile, soprattutto l’ultimo mese, perché volevo scoprire nuove cose e affrontare una nuova sfida col Valencia. Tuttavia, nonostante tutto, ancora oggi devo ringraziare l’Inter perché alla fine mi hanno ascoltato. Certamente ringrazio anche l’allenatore Spalletti: oltre ad essere un uomo preparato, Luciano è una persona di dialogo che sa ascoltare. Seriamente,gli sono grato per aver reso più facile il mio trasferimento qui e perché c’è stato un grande rispetto tra i due fin da subito”.
“Spalletti voleva tenermi? Suona normale per me. Rimane l’allenatore dell’Inter con alcuni obiettivi molto importanti e, naturalmente, intende avere una buona squadra per raggiungere gli obiettivi fissati. Lui ha i suoi e io il mio. Ecco perché non mi preoccupo di lui, mi ha detto la verità sulla sua intenzione di contare tra i 15 e i 20 giocatori di qualità, e lui voleva che fossi parte di quel gruppo. È semplice, è comprensibile. Capisco i motivi di tutti, ma io ho preferito fare i miei interessi”.
AVEVO TANTE OFFERTE MA HO VOLUTO SOLO IL VALENCIA
Il centrocampista ha proseguito: “Ho ricevuto più chiamate dadiversi allenatori, ma ho optato per sposare il club che mi aveva lasciato l’impressione migliore. Quando ho parlato con lui, l’allenatore mi ha fatto sentire un’ambizione che mi è piaciuta, devo anche tornare a dare il meglio. Ho semplicemente optato per l’allenatore che mi ha convinto. Mi volevano Club in Inghilterra e club in Francia, ma alla fine ho preferito Valencia“.
“25 milioni di riscatto potrebbero essere pochi? Non saprei, i prezzi oscillano molto oggi. Il prezzo dell’opzione d’acquisto non sono io a fissarlo. Il mio obiettivo è aiutare la squadra a giocare il meglio possibile, lavorare per essere migliore e poi il prezzo non è qualcosa che decido io, ma il proprietario. A voler ben guardare, fino ad allora sono ancora un giocatore dell’Inter“.
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