Archiviata la pratica Spal è giunto il momento di tirare le somme sulla prestazione dei nerazzurri. In questo focus analizzeremo il centrocampo.
Il centrocampista spagnolo è ormai fondamentale nello scacchiere spallettiano. L’ex Fiorentina, per il quale il tecnico livornese ha ritagliato un ruolo “alla Pirlo”, non si fa vedere molto là davanti, eppure dopo la sua uscita al 77′ la sua assenza si è sentita, eccome se si è sentita. Il numero 20 è un giocatore dotato di rara intelligenza calcistica grazie alla quale riesce a dettare i tempi alla squadra e a fare sempre i giusti movimenti trovandosi così sempre al posto giusto al momento giusto nonostante la sua scarsa agilità. Era dai tempi di Esteban Cambiasso che a San Siro non si vedeva un giocatore con una visione di gioco del genere. Il suo non sarà stato un acquisto mediatico, uno di quei nomi che fanno contenti i così detti tifosi medi, ma è sicuramente un acquisto funzionale.
Roberto Gagliardini sta faticando in questo inizio di stagione. Sicuramente perchè deve ancora smaltire le scorie della stagione passata, dato che per lui non c’è stato un momento di tregua. Finito il campionato ha partecipato all’Europeo Under 21 con gli azzurini, finita la spedizione con la nazionale è partito subito in ritiro. Dopo la pessima gara contro la Roma il numero 5 era chiamato al riscatto e non ha mancato le aspettative. Per buona parte del primo tempo è stato il migliore in campo: ha cercato due volte la conclusione, ha frantumato il gioco della Spal e dialogato con gli attaccanti. Poi con l’evolversi della partita ha faticato come tutta la squadra e ha sofferto la superiorità numerica della Spal nella zona centrale del campo. Prova superata, ora aspettiamo il ritorno di quel giovane che arrivato da Bergamo a gennaio si prese sulle spalle l’intero centrocampo nerazzurro.
A fine primo tempo il portoghese ammoniva: “Dobbiamo segnare di più”. Proprio il numero 10 è uno di quei giocatori a cui si chiede maggiore lucidità sotto porta, anche perchè il resto dei suoi compiti lo svolge benissimo. Nel primo tempo è stato uno dei pochi a muoversi tra le linee dei ferraresi, aprendo le vie all’attacco dei nerazzurri. Infatti non è un caso che il rigore che è valso l’uno a zero se lo sia procurato il lusitano. Joao risponde benissimo alle sollecitazioni fatte per la sua prima da titolare, mostrando come di lui Spalletti può fidarsi.
Forse la nota stonata di questa partita sono proprio le riserve. Vecino è entrato e ha sostituito benissimo Borja Valero, mostrando ancora una volta di essersi ben calato nel gioco di Spalletti. Brozovic invece è entrato e ha fatto solamente innervosire i tifosi con il suo atteggiamento sbagliato e la sistematica giocata fallita. Nelle ultime settimane ci si è interrogati parecchio sulla “coperta corta” in difesa ma al momento anche a centrocampo pare che la copertura non sia abbastanza soddisfacente. E’ anche vero che in primavera ci sono ottimi elementi come Emmers, grande protagonista oggi contro l’Udinese nel campionato primavera, che si possano ripetere nuovi casi Pinamonti?
Le pagelle di Inter-Udinese primavera. Emmers il migliore
This post was last modified on 10 Settembre 2017 - 16:49