E’ ancora gelo tra Mauro Icardi e la Curva Nord. Non sono bastati i gol di questo inizio di stagione per far scoppiare la pace fra le parti. Anzi.
Icardi, è ancora gelo con la Curva Nord
La Curva Nord non ha alcuna intenzione di fare un passo nei confronti di Mauro Icardi. Questo lo si può notare dal volantino che è stato scritto proprio dai ragazzi della Curva Nord e distribuito allo stadio prima della partita contro la Spal.
Dopo quanto successo nella partita contro il Sassuolo di un paio di anni fa (con la maglietta dell’argentino restituita dagli ultras nerazzurri) e le frasi scritte dallo stesso Icardi nella sua autobiografia, ecco un nuovo capitolo della guerra tra il capitano interista e i sostenitori della Curva.
In un volantino che è stato distribuito ieri allo stadio si può leggere quanto segue: “Non si fanno cori per Icardi. Quando segna, segna l’INTER. Quando lo speaker annuncia la formazione, evitate di urlare il nome di quell’infame argentino“. Una presa di posizione ancora una volta netta da parte della Curva, che non ha alcuna intenzione di fare pace con il bomber argentino.
Una polemica inutile e fuori luogo
La sensazione, comunque, che ancora una volta l’Inter stia cercando in un certo senso di autosabotarsi dal proprio interno. Perchè queste sono polemiche del tutto fuori luogo, senza senso, sterili e assolutamente inutili.
E paradossalmente arrivano da coloro che tanto si vantano di “tifare per la maglia”. Ma evidentemente con comportamenti del genere si dimostra tutto l’esatto opposto. Che senso ha in questo momento continuare a fare una guerra nei confronti di uno dei pochi, pochissimi giocatori che fino a questo momento si sta meritando di indossare la maglia nerazzurra?
Per rinascere e ritornare a giocare a quei livelli che competono all’Inter è necessario che tutto l’ambiente sia coeso, che remi dalla stessa parte. Cosa che ora gli ultras non sembrano proprio a capire. Perchè un atteggiamento ostile adesso non fa male solo ad Icardi, ma a tutta la squadra. Perchè l’Inter necessita ora più che mai che l’ambiente sia unito.
E lo ha detto anche lo stesso Spalletti nel corso della conferenza stampa di vigilia contro la Spal. “Tutti questi tifosi che saranno presenti allo stadio ci sono ma non per merito nostro. Non non abbiamo fatto nulla, dobbiamo meritarci tutta la fiducia che i tifosi ci stanno dando”. Evidentemente le parole del Mister sono state fraintese, non capite e manipolate a proprio piacimento. Perchè a spronare i giocatori a dare il loro meglio ci deve pensare lui, che è l’allenatore e che viene pagato anche per fare questo. Non deve essere fatto da tifosi (o presunti tali) con degli improbabili volantini.