Hanno timbrato sette gol su otto, inventano e segnano, deliziano il pubblico. Tutto questo sono Ivan Perisic e Mauro Icardi, la coppia regina dei nerazzurri cui non possono far meno dei due top player.
Dai tormenti estivi ai sorrisi: Perisic e Icardi
Non è stata un’estate semplice per Ivan Perisic e Mauro Icardi. Il primo, scrive La Gazzetta dello Sport, aveva da tempo salutato mentalmente l’Inter, complice Mourinho e United, il secondo per troppo amore per l’Argentina si era infortunato.
Perisic e Icardi sono la risposta nerazzurra a Dybala-Higuain e Callejon-Mertens-Insigne verso il duello nei piani alti. L’Inter lavora per diventare squadra ma al momento l’87,5% dei gol proviene da loro due, con Icardi a quota 5 e Perisic a 2, con Ivan che però ha anche 3 assist.
Nel 2017 va anche meglio per Perisic a quota 19 “punti” (termine rubato all’hockey) con 9 gol e 10 assist, mentre Icardi si ferma a 18, con 15 reti e 3 passaggi decisivi.
All’estate di tormenti per i due sono arrivati in sequenza il rinnovo contrattuale per Perisic a 4,5 milioni di euro fino al 2022, cifre simili a quelle di Icardi su cui si ragiona che la clausola rescissoria temporale (valida per l’estero ma solo fino al 15 luglio) di 110 milioni sia troppo bassa, optando per metterne una a 200 milioni oppure eliminarla del tutto.
Chi volesse Icardi però andrebbe prima contro l’Inter e poi in trattativa con Wanda Nara, che a giorni pubblicherà un libro scritto con Paolo Fontanesi “Campione in campo e nella vita” in cui Mauro ha scritto la premessa e che all’Inter si augurano non porti i guai della sua biografia.
In tutto questo chi gongola è Luciano Spalletti. A Perisic viene chiesta maggior incisività stando qualche metro più all’interno del campo, a Icardi si pretende un atteggiamento da capitano e una partecipazione continua pure fuori dall’area di rigore.