Qualcuno ha dubitato e riso dell’ultimo acquisto in difesa della coppia Ausilio-Sabatini?
Sì, io. Magari non primo e neppure unico, ma lo devo ammettere: lo scetticismo sul mercato dell’Inter e su Milan Skriniar era totale.
Il biondo ragazzo ex Sampdroia è approdato ai colori nerazzurri in sordina, senza gran clamore se non per il fatto che la sua valutazione ed il shop cartellino fossero a un passo dalla follia calcistica e di qualsivoglia commercialista.
Poi è successo che alcuni addetti ai lavori e soprattutto Spalletti hanno iniziato a far presagire il fatto che il giovane colosso che ricorda molto lo schiacciatore dell’Italvolley Ivan Zaytsev, non fosse proprio così scarso e così immaturo come si poteva pensare. Ma era ancora troppo presto e gli scettici covavano ancor più il loro scetticismo.
Sono iniziate le amichevoli, ottimamente giocate dalla banda di Luciano da Certaldo, e il freddo slovacco classe 1995 (!!!) si è scaldato in fretta. Ma erano partite che non valevano nulla, era ancora troppo presto e gli scettici… (Di fenomeni nelle amichevoli e flop nelle gare che contano, senza tirar fuori il bianco e nero, si ricordano dai tempi di Darko Pancev…)
E’ iniziato il campionato e Milan Skriniar da Ziar nad Hronom, ha continuato a tenere la testa alta, i nervi saldi, la schiena dritta e le possenti gambe veloci. Così l’ex Pioli ci ha sbattuto contro e i danni sono valsi i primi 3 punti per Spalletti.
La carovana nerazzurra si è spostata a Roma e anche Di Francesco, il Ninja e De Rossi hanno capito che o si tirava da lontano o entrare in area con lo Zar era tutt’altro che semplice. Morale della favola? Altri 3 punti strappati ad una potenziale candidata allo scudetto.
Passano i giorni, lo Zar indossa l’armatura e si presenta alla Spal come un super Sayan. Non solo chiude in difesa, ma si propone in avanti con una certa frequenza e non in modo casuale, farneticante e scomposto, ma con consapevolezze, disciplina e autorevolezza. L’Inter non perde l’occasione per strappare altri tre punti e festeggiare con il duo delle meraviglie Icardi–Perisic, ma il guerriero lascia tutti a bocca aperta per la prestazione e per un missile che lascia partire da fuori area in stile Adriano.
La trasferta si fa lontana, si va a Crotone e mentre i nerazzurri faticano a trovare gioco e soluzioni, Milan si leva la maschera, sale sullo scranno più alto e impartisce lezioni di difesa. Mentre l’eco della bordata scagliata a Milano contro la traversa riecheggia ancora, l’Ivan Drago nerazzurro, il Muro dell’Est, o più semplicemente il “sopravvalutato” giocatore che arriva da Genova, tiene botta anche quando il capitano del Brasile Miranda perde un po’ il controllo e sul finire di un match difficile e amaro, decide di sbloccarla lui. E il finale è dolcissimo!
L’Inter ha trovato la soluzione in difesa, ha scoperto un nuovo fenomeno, Ausilio ha portato il nuovo Thiago Silva?
Piano con i giudizi, ma che goduria!…