L’ex attaccante interista, Antonio Cassano, intervenuto nella trasmissione “Tiki Taka” ha parlato, schiettamente e senza usare mezze parole, dell’Inter e della lotta Scudetto. Secondo Cassano, a differenza di come pensano molti altri, l’Inter può lottare benissimo contro Napoli e Juventus e, anzi, alla fine del Campionato sarà in vetta alla Classifica.
Il merito di questa Inter, secondo Antonio Cassano, va al mister Luciano Spalletti e lo ha affermato dicendo: “Secondo me l’Inter vincerà lo Scudetto, perché gioca una volta a settimana e perché ha un genio in panchina come Luciano Spalletti, che riesce a caricare al massimo i suoi giocatori. Mi sarebbe piaciuto essere allenato da lui, ma non so se saremmo andati d’accordo, siamo entrambi particolari“.
PARENTESI VERONA
Non poteva non parlare, Antonio Cassano, della breve parentesi al Verona: “Quando io faccio le cose finisco sempre per essere matto, depresso, fuori di testa. Non era scattata la scintilla con il Verona, ho rinunciato anche a un po’ di soldi, cosa rara nel calcio. Mi hanno costretto a dire che stavo smettendo, ma la verità è che a 35 anni non volevo fare un campionato di sofferenza come a 24-25 anni“.
DYBALA NON SI PUO’ PARAGONARE A MESSI
Antonio Cassano, durante la trasmissione, ha anche espresso il suo pensiero riguardo il paragone Dybala-Messi, dicendo cosi: “Dybala è un ottimo giocatore, ma non si può paragonare a Messi, che secondo me è il miglior giocatore della storia del calcio. Dybala può diventare un top player, un grandissimo, ma Messi è di un altro pianeta, inarrivabile. L’unico che si avvicina di poco è Cristiano Ronaldo“.
LA SUA ESPERIENZA ALL’INTER
Nonostante l’esperienza di Antonio Cassano all’Inter sia stata piuttosto breve, l’ex interista ha commentato cosi il periodo interista: “Do dieci e lode, anche se potevo fare di più. Sono andato via per quel genio di Mazzarri, che ha scoperto l’acqua calda. Però ho giocato nella mia squadra del cuore e quindi do 10 e lode indipendentemente da tutto“.
LA SUA CARRIERA
Infine, Antonio Cassano ha speso due parole commentato anche la sua carriera. Con un pizzico di delusione, infatti, ha detto: “Non mi nascondo mai dietro ad un dito. La mia carriera l’ho buttata nel cestino, volevo mangiare di più allenandomi di meno, privilegiando anche la famiglia“.