Inter, passano le stagioni ma l’atteggiamento no: riecco i vecchi fantasmi

Inter che, pur senza voler creare inutili e dannosi allarmismi, ha fatto diversi passo indietro. Nella trasferta di Bologna sono emersi prepotentemente i problemi che già a Crotone si erano solo intravisti ed il punto conquistato, immeritatamente per altro, è oro colato nonostante i pronostici di diversi addetti ai lavori.

RITORNO AD UN ATTEGGIAMENTO INQUIETANTE

Inter che contro il Bologna ha deluso ampiamente. Certo, i danni sono stati limitati, il pareggio permetterà di non perdere eccessivamente terreno in classifica. Tuttavia è stato l’atteggiamento, anche più del gioco, il lato maggiormente negativo della gara nerazzurra. I ragazzi di Spalletti hanno evidenti limiti tecnici, ma perlomeno sembrava che il mister avesse lavorato duramente per migliorare il carattere della rosa. E con la Roma si era visto ampiamente: ribaltare un risultato all’Olimpico non è certo impresa facile.

Eppure oggi la squadra scesa in campo è stata timorosa, confusa, spenta. Nemmeno un pareggio agguantato fortunosamente e immeritatamente li ha scossi: dopo il rigore trasformato da Icardi, non sono stati più portati attacchi alla porta di Mirante, addirittura non sono più stati fatti 5 passaggi consecutivi. La palla veniva trattata con sufficienza, veniva persa subito e senza un eccessivo pressing avversario. Persino Borja Valero è stato supponente, quasi irritante, non riuscendo a trovare un singolo corridoio buono per i compagni.

Sembrava di trovarsi di fronte all’Inter delle ultime stagioni, sinistramente somigliante a quella di De Boer o all’ultima di Pioli. Il centrocampo è stato inesistente, la difesa disattenta e l’attacco sterile. Solo l’entrata di Eder ha portato un pizzico di imprevedibilità e dinamismo, ma non è stato sufficiente.

Nessuno ha buttato il cuore oltre l’ostacolo o ha tirato fuori gli attributi necessari, come a Crotone. Il Bologna ha passeggiato sui resti nerazzurri e soltanto il caso e la fortuna hanno permesso all’Inter di non rimediare la prima sconfitta ufficiale della stagione. Un’involuzione piuttosto  preoccupante, per quanto il Dall’Ara resti un campo difficile per tutti.

LA STRADA VERSO IL QUARTO POSTO SARÀ LUNGA E COMPLICATA

Certo, un pareggio immeritato non rovina tutto il lavoro fatto fino ad ora: in fondo non bisognava esaltarsi prima e non ci si bisogna disperare ora. L’obiettivo resterà immutato, ma bisognerà evitare di ripetere prestazioni tanto negative, soprattutto per non danneggiare il morale di uno spogliatoio molto fragile.

La strada per il quarto posto è veramente lunga, soprattutto se l’atteggiamento è quello visto oggi. Spalletti dovrà ancora lavorare moltissimo soprattutto sui soliti nomi, anche oggi ectoplasmatici: Joao Mario e Brozovic. Due punti interrogativi sempre più ingombranti.

 

 

 

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