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Nel giorno in cui l’Inter si ritrova terza in classifica dopo il brutto pari di Bologna, il Corriere della Sera vede nel mercato estivo il “peccato originale” dei mali dell’Inter. Si sono inseguiti a lungo Vidal e Nainggolan, sfumati quando il governo cinese ha chiuso i rubinetti per gli investimenti esteri, bloccando così Suning e penalizzando l’Inter. Ottobre è un mese chiave per la Cina.
Il 18 ottobre è in programma il Congresso del Partito Comunista che sancirà il ricambio ai vertici. Sembra un appuntamento estraneo al calcio, è invece strettamente legato. Dopo quella data si capirà il futuro degli investimenti cinesi all’estero: si vedrà se Suning potrà ricominciare a spendere o resterà frenata dal rigore imposto dallo Stato cinese. Quantomeno sarebbe necessario avere una minima base per gennaio e per il prossimo mercato estivo.
Ma resta un esercizio inutile quello di ipotizzare budget di spesa per la prossima sessione di mercato. L’attuale stallo per ora rallenta anche i processi societari. Erick Thohir, ancora presidente e con una quota del 30%, non uscirà immediatamente. Sarebbe un paradosso per Suning non poter spendere sul mercato ma farlo per liquidare l’indonesiano.
This post was last modified on 21 Settembre 2017 - 09:35