A un mese dall’inizio del campionato, possiamo trarre alcuni giudizi su una squadra che è fatta a immagine e somiglianza del sergente Spalletti.
SQUADRA OPERAIA, MA CONSAPEVOLE DEI PROPRI MEZZI
L’Inter vista nel trittico Crotone-Bologna-Genoa non ha di certo impressionato gli amanti del bel calcio, ma ha sicuramente ricordato, però, tratti della vecchia Inter, brutta e vincente. Il pubblico di San Siro, di fede interista soprattutto, non è mai stato abituato al calcio spettacolo sarriano o a trame offensive zemaniane, ma ha sempre avuto invce confidenza con le vittorie, obiettivo prefissato a breve termine. Col Genoa sono stati 90 minuti di sofferenza; Inter con molta difficoltà a impostare davanti, genovesi pericolosi davanti con qualche ripartenza. Alla fine la vince D’Ambrosio, l’uomo che non ti aspetti, per portare a casa una partita che hai l’obbligo, invece, di vincere. Le Inter recenti avrebbero mollato la presa ai primi attacchi sterili e si sarebbero sciolte alla prima difficoltà; la squadra spallettiana, invece, attende paziente; sa di poter far male davanti in ogni occasione e, quindi, si chiude in difesa quando è necessario e aspetta la chance giusta. Cosa che puntualmente è successa nelle ultime tre partite.
UN EVIDENTE FATTORE “C”
Ok esaltare la cinicità di Spalletti, ok dare risalto a una squadra che non molla mai, ma di certo ha fatto la sua parte in questo inizio di campionato anche un evidente fattore fortuna. Se togliamo la partita contro la Fiorentina e con la Spal, vittorie abbastanza convincenti, gli altri match potevano avere un esito parecchio diverso. Tra i tre pali della Roma all’Olimpico, le parate di Handanovic a Crotone e il rigore “fortunoso” di Bologna, il bilancio dei punti poteva essere assai peggiore, portandoli dai 16 attuali a non più di una decina. Si sarebbero fatte valutazioni differenti e Spalletti non sarebbe considerato il top player che tanti proclamano. Ma si sa, il calcio è fatto di risultati e per adesso sono dalla nostra parte; in attesa che il gioco migliori e la squadra si rafforzi ancora di più psicologicamente. Forza Inter!