Inter che sta andando oltre ogni più rosea previsione in questo avvio di campionato. Certo i soliti problemi di gioco rimangono, ma i risultati sono ottimi. La mano di Spalletti, almeno per quanto riguarda il carattere, è evidente. Ora però davanti ai nerazzurri si pareranno due scogli durissimi: il Derby e il Napoli al San Paolo.
Inter dove puoi e dove vuoi arrivare? Il campionato è ancora lungo certo, ma una partenza così mancava da 15 anni. Ai nerazzurri manca il gioco, ma al momento ci si deve accontentare dei risultati. E la classifica, con fortuna, episodi e giocate dei singoli, dice secondo posto e 19 punti su 21. Probabilmente questa Inter non vincerà lo scudetto, arriverà alla consueta crisi e perderà vari punti per strada. Ma, al momento, si ha la massima resa col minimo sforzo. La squadra è questa e non sarà mai il Barcellona. Si potrà migliorare, il gioco arriverà, ma bisogna anche essere consci di ciò che si ha per le mani.
Spalletti lo sa, è un allenatore abile e sfrutta al massimo possibile ciò che ha a disposizione. Luciano è un Macgyver del calcio, che plasma ciò che lo circonda in qualcosa di nuovo e più utile. La quadratura del cerchio non sarà mai perfetta per l‘Inter, ma l’importante è che sia funzionale e efficiente. Ora però, dopo la pausa della nazionale, ci sarà la vera prova del nove per i nerazzurri.
Il mister toscano vuole la Champions, non ha fatto proclami miracolosi e non ha avuto un mercato faraonico e insensato a disposizione. Eppure è li, 7 punti sopra i cugini dopo altrettante gare. Il Derby poi si sa, è sempre una partita a parte, dove classifica ed equilibri contano poco e spesso vengono stravolti, ma affrontare una gara tanto importante con meno pressione degli avversari non può che fare bene. I nerazzurri potrebbero anche sopravvivere ad un eventuale pareggio o sconfitta, mentre i cugini, considerate anche le partite che li aspettano, rischierebbero seriamente di sprofondare in basso.
Discorso diverso per la gara contro il Napoli, per di più al San Paolo. I partenopei sono al comando a punteggio pieno, veleggiano con un gioco spumeggiante e divertente, segnando poco e dominando tutte le avversarie. C’è anche da dire che i nerazzurri però faticano maggiormente con le piccole squadre, mentre con le grandi si esaltano e trovano sempre qualcosa in più come nella trasferta di Roma. Prima o poi gli azzurri dovranno incappare in una battuta d’arresto, e in tal senso la stanchezza post Champions potrebbe aiutare l’Inter. Un pareggio a Napoli potrebbe essere veramente oro colato e darebbe una iniezione di fiducia non indifferente.
Il campionato sta per attraversare un periodo decisivo, ricco di gare importantissime che daranno le prime sentenze. L’Inter è a margine, l’outsider che aspetta il momento buono per sorprendere, nemmeno del tutto conscia delle proprie potenzialità. Milan e Napoli saranno l’iniziazione vera e propria di Spalletti, il banco di prova del nerbo nerazzurro. Inter, chi sei veramente? Se ci sei, batti un colpo, anzi due.
Fonte immagine in evidenza: Screen Intervista
This post was last modified on 2 Ottobre 2017 - 19:36