Ha visto segnare una tripletta al Milan con i suoi occhi, dopo aver fatto la stessa cosa nel 2012. Ha sentito San Siro intonare un coro per lui dopo esser stato inquadrato. Parola a Diego Milito che si racconta a La Gazzetta dello Sport. Icardi Crespo, il paragone di Diego Milito.
Il Principe Milito era stato l’ultimo giocatore nerazzurro a far una tripletta al Milan prima di Icardi. Nella storia dell’Inter solo Amadei (1949), Nyers (1953) e Giovanni Capra nel lontano 1910 avevano raggiunto questo evento. A La Gazzetta dello Sport arrivano le parole dell’eroe del Triplete.
Diego Milito, l’Inter ha trovato il
suo erede?
“L’Inter ha trovato un grandissimo attaccante, che migliora gara dopo gara e che sembra avere ancora notevoli margini di crescita sotto tutti i punti di vista”.
Fin dove può arrivare?
“Mi auguro che Icardi possa scrivere altre pagine storiche dell’Inter e magari anche dell’Argentina.
Di sicuro ha tutto per poterci riuscire, poi dovrà essere bravo a concretizzare sul campo le sue enormi qualità”.
Che tipo di attaccante è Mauro Icardi?
“E’ micidiale in area di rigore, mostra grande intelligenza nel capire dove colpire. Vede prima la giocata, ha un senso del gol fantastico. Una volta là in mezzo, il difensore non riesce di fatto quasi mai a capire o
neutralizzare i movimenti di Mauro”.
Javier Zanetti sostiene che Mauro assomigli molto a Crespo. Lei che ne pensa?
“E’ molto difficile fare paragoni, ogni grande attaccante ha qualcosa di unico, però sì, sono d’accordo con Zanetti: Icardi ha molto di Crespo,soprattutto a livello di movimenti dentro l’area. Come Hernan, infatti, Mauro compare dal nulla, attacca il primo palo con ferocia ed è poi molto forte anche di testa.
Parliamo di specialisti, gente che trova il gol anche nella spazzatura”.
Come Milito! Cosa significa fare tre gol in un derby?
“Una delle emozioni più forti provate nella mia vita da calciatore. Il derby è la gara che più amavo, sentivo e volevo giocare. Serate speciali nelle quali si andava oltre i propri limiti, sempre. Bravo Icardi, non è semplice timbrare in questo modo un derby”.
Corsa scudetto: chi c’è in prima fila?
“La Juve resta la favorita, però quest’anno faticherà molto a confermarsi perché il Napoli ha raggiunto un livello altissimo: grande squadra, grande gioco, grande allenatore”.
E l’Inter?
“Vedo un gruppo già solido, che oltretutto deve ancora esprimere gran parte delle sue reali potenzialità. La squadra crescerà molto, è allenata benissimo e ha calciatori importanti. Serve però pazienza, il nuovo percorso è agli inizi e bisogna mettere in conto anche qualche difficoltà. Detto questo, ci sono i presupposti per tornare a sognare”.
La sua Argentina ha intanto conquistato il Mondiale.
“Che sofferenza! Sarebbe stato incredibile restare fuori con il miglior giocatore del mondo (Messi, ndr) e tutta una serie di talenti eccezionali in squadra”.
L’Italia deve invece soffrire ancora.
“Forza azzurri! Non esiste un Mondiale senza Italia o Argentina. Ho sangue italiano e amo l’Italia: tifo azzurri, si deve andare tutti insieme in Russia”.
This post was last modified on 17 Ottobre 2017 - 10:18