Ieri c’è stato il big match tra Napoli e Inter, conclusosi sullo 0-0. Risultato prezioso per l’Inter che ha fermato i partenopei. Ecco le cinque verità.
LE 5 VERITÀ DI NAPOLI – INTER
Una prestazione difensiva notevole ha permesso ai nerazzurri di uscire indenni dal San Paolo e bloccare il Napoli sullo 0-0. I dovuti ringraziamenti vanno ad Handanovic, ma la stessa Inter ha rischiato più volte di colpire in contropiede. Per quanto visto sul campo, risultato giusto; ed ecco i cinque verdetti:
1. Candreva quasi rinato
Nella scorsa stagione Antonio Candreva era troppo altalenante. Da prestazioni quasi indecorose per il suo valore passava a partite di gran classe come i due derby. Ieri l’esterno è riuscito a ripetere la grande prova di domenica scorsa; ha infatti dato una grande mano a D’Ambrosio in copertura su Insigne, senza però tralasciare la fase offensiva, rendendosi spesso pericoloso. Ottima forma la sua.
2. Pressing compatto unico modo per fermare il Napoli
La partita di ieri può servire da lezione a chi si appresterà ad affrontare la squadra di Maurizio Sarri. Come già era successo con il Manchester City, con un pressing molto alto e unito il Napoli ha avuto difficoltà in impostazione. Difatti, le occasioni avute dai partenopei ma neutralizzate da Samir Handanovic sono nate tutte da giocate singole: vale a dire grandi palloni filtranti, o al massimo disattenzioni difensive che però sono state rare ieri sera. L’Inter ha trovato il modo giusto per stoppare il Napoli.
3. Che Vecino!
Come Candreva, anche per lui ieri sera grande partita. Perfetto in chiusura e in impostazione con l’ausilio di Gagliardini, fantastiche le sue percussioni e se non fosse stato per Albiol l’uruguaiano avrebbe anche realizzato la rete dell’1-0. Il primo a tornare in difesa e il primo a far partire i contropiedi. Spalletti sta avendo ragione con il suo acquisto.
4. Difesa di personalità
In 90′ sono state pochissime le volte in cui la difesa, in uscita, ha spazzato via il pallone. Questo merito anche forse di un’iniezione di fiducia nata dall’essere la miglior difesa del campionato. Spalletti insiste molto sul far partire le azioni da dietro, e nonostante il pressing del Napoli, i 4 difensori con l’ausilio dei centrocampisti riuscivano spesso ad uscire bene e far partire importanti azioni offensive. Personalità da vendere.
5. Handanovic strepitoso
È vero, non è stato concesso molto al Napoli per quelli che sono gli standard delle partite dei partenopei. Ma anche quando riuscivano a superare la difesa, davanti il Napoli aveva un vero e proprio muro, chiamato Samir Handanovic. Grandi parate, grandi salvataggi per strappare il pareggio ai partenopei. L’estremo difensore nerazzurro ha abbassato la saracinesca e non c’è stato nulla da fare. Quanto conta avere un portiere così!