Il medico sociale dell’Inter Piero Volpi, intervistato da Radio 24, ha commentato la situazione infortuni che sta interessando le squadre di Serie A. Il problema di Faouzi Ghoulam del Napoli è solo l’ultimo stop in ordine di tempo: tra i nerazzurri, quello più sfortunato è stato Zinho Vanheusden. Queste le parole del dottor Volpi: “Purtroppo secondo le aspettative del calcio moderno bisogna aspettarsi una lesione al crociato per squadra ogni anno. Per ovviare a questo problema si è parlato di scarpe e campi, ma le variabili principali sono la fisicità e il rapporto tra gare ed allenamenti”.
Calendario troppo fitto: questo il problema del nostro calcio secondo Volpi. “Si giocano molte partite rispetto a quanti allenamenti si possono fare. Poi le Nazionali cambiano metodi di allenamento e si perde il controllo della prevenzione: il problema è più ampio di quanto si pensi”. E sul rapporto con gli allenamenti: “I tempi diventano molto più stretti se si gioca la domenica e poi in settimana. L’unica possibilità è aumentare le sostituzioni, per permettere il turnover agli allenatori. Il minimo di allenamenti dovrebbe essere di cinque o sei per partita: quando ne fai di meno si innalza il rischio di lesioni. Due infortuni su tre avvengono senza contatto: ciò dipende dall’affaticamento”. Queste le parole del dottor Volpi durante la trasmissione “Tutti Convocati”.
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This post was last modified on 2 Novembre 2017 - 16:05