Javier Pastore non è ancora sul viale del tramonto. Nonostante l’ennesimo infortunio che lo ha relegato ai margini della corazzata Psg l’argentino è tornato al gol sabato, contro l’Angers, togliendosi qualche piccolo sassolino dalla scarpa. All’Inter uno come lui servirebbe come il pane, magari giocandosi la carta Joao Mario.
Assalto a Pastore, l’Inter ci crede
Il Corriere dello Sport riporta l’assalto dell’Inter per Javier Pastore. L’ex stellina del Palermo è ai margini del Psg e sabato dopo il ritorno al gol con l’Angers ha dichiarato ai microfoni di Canal Plus: “Il giorno che non mi sentirò più importante per questa squadra me ne andrò, perché vivo per giocare a calcio. So che sono rimasto spesso fuori a causa degli infortuni e non per scelta dell’allenatore. E’ normale che abbia delle difficoltà, ma so che se sto bene posso fare la differenza in questa squadra“.
Pastore è quel tipo di giocatore che all’Inter servirebbe come il pane, un trequartista ottimo per innescare Icardi, con buon passo e conoscenza della Serie A. I nerazzurri potrebbero giocarsi la carta Joao Mario, giocatore apprezzato dal tecnico Emery, oppure provare un complesso incrocio di mercato per avere il Flaco.
L’argentino è considerato in Francia come fosse un artista da preservare, sottolineando un fattore psicologico quando non sente di avere il 100% della fiducia dello staff, con le migliori prestazioni arrivate in correlazione di un “coccolamento” maggiore da parte dell’equipe francese.
Pastore è stato uno dei primi a sposare il progetto Psg nel 2011, quando ancora stava nascendo la potenza di fuoco e ha sempre pensato di esser tra gli ultimi ad abbandonare la Francia. Ora però la concorrenza è aumentata così come i dubbi sulla permanenza fino a fine stagione. Futuro che dipende da due variabili: il lavoro di Emery per farlo sentire parte importante del Psg (ricordiamo che il numero 10 appena recuperato da Pastore è stato immediatamente girato a Neymar) e il famoso discorso fair play finanziario perché gira voce, tramite Rmc, che al Psg manchino 80 milioni di euro per non incorrere nelle sanzioni Uefa, somma che potrebbe essere recuperata già nella sessione invernale di mercato e in un centrocampo molto affollato potrebbero partire gli esuberi,tipo il Flaco.