Boninsegna, storico bomber dell’Inter anni ’70, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport, in cui ha parlato di quello che sembra il suo erede più accreditato in maglia nerazzurra, Mauro Icardi.
Boninsegna detto Bonimba, uno dei migliori attaccanti della sua generazione e del calcio italiano in generale, ha “benedetto” il suo erede, Maurito Icardi. Roberto ha dichiarato: “Mauro è un vero uomo d’area come lo ero io. Ai miei tempi si marcava a uomo, ora a zona, ma l’istinto, il coraggio e le doti acrobatiche sono lì, sotto gli occhi di tutti. Stiamo guardando giocare un grandissimo attaccante”.
“Lui è bravissimo a fare da riferimento unico, detta la profondità ma poi sa staccarsi per liberarsi della marcatura con grande maestria. E poi non ha mai paura. Il secondo gol all’Atalanta è esemplare, sa perfettamente dove andare a colpire il pallone e poi dove metterlo per fare goal”.
“Perché a volte sembra estraneo alla manovra e non segna? Beh prima di tutto non si può far goal sempre. Comunque ero allo stadio quando l’Inter a fine ottobre ha giocato a Verona. La sensazione è che in trasferta la squadra sia meno arrembante e spinga meno, rendendogli di conseguenza la vita più difficile. Finisce col vedere meno palloni, anche se partecipa di più alla manovra rispetto al passato. Contro l’Atalanta ha fatto a sportellate con un difensore ruvido come Palomino e non si è mai tirato indietro. Anche se poi magari perde un po’ del suo
cinismo sotto porta. Ma l’attaccante per fare goal deve per forza di cose sbagliarne altri”.
“Il titolo di capocannoniere? Beh, se l’Inter tiene e continua a creare gioco, può farcela. Lo stesso dicasi per Immobile con la Lazio. Mertens, Dzeko e Higuain invece sono in squadre più rodate, sono facilitati”.
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This post was last modified on 21 Novembre 2017 - 11:33